Meloni: “No all’invio di truppe a Kiev, condanniamo le elezioni farsa russe nell’Ucraina occupata”

Giorgia Meloni ribadisce la posizione italiana al fianco di Kiev ma senza arrivare all’invio di truppe e denuncia le “elezioni farsa” nei territori occupati da Mosca. Così la presidente del Consiglio al Senato nel corso delle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo di giovedì e venerdì.

“Approfitto – ha detto la premier – per ribadire anche in questa aula come fatto ampiamente dal ministro Tajani che la nostra posizione non e' favorevole in alcun modo” all'ipotesi di un intervento diretto di truppe di paesi Ue in Ucraina, poiché “foriera di una escalation pericolosa da evitare ad ogni costo”. "Spero che il Parlamento sia compatto nel rispondere con noi sul punto", ha aggiunto Meloni.

Le parole sul rischio escalation trovano soddisfazione nel Carroccio, “confermano la linea responsabile e di buonsenso del governo italiano così come auspicato da sempre dalla Lega". Lo sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini che confermano la "piena sintonia" tra il vicepremier e Meloni.

"Elezioni farsa russe”

Rispetto alle elezioni russe, Meloni prende la distanze dalle parole del leader leghista – non presente a Palazzo Madama – che ieri ha riconosciuto la vittoria di Vladimir Putin alle urne. "Ribadiamo la nostra condanna allo svolgimento di elezioni farsa in territorio ucraino", ha detto la premier.

Nella replica Meloni ha comunque ribadito che in politica estera il governo è “coeso e determinato”. "Non c'è nulla oltre alla linea politica del governo che non sia votata in aula e portata all'estero – ha detto la premier. – E posso dire senza timor di smentita che il governo in un anno e mezzo ha la stessa posizione e la stessa determinazione come è riconosciuto all'estero ma non in Italia".

"No a operazione Israele a Rafah”

"Ribadiremo la nostra contrarietà a un'azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell'area". Così Meloni sul conflitto in Medio Oriente.

"Riaffermeremo - ha aggiunto la premier - la necessità di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari e il sostegno all'iniziativa Amalthea per un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna degli aiuti stessi. Ferma restando, naturalmente, la necessità di aprire nuove vie terrestri che rimangono prioritarie".