Quando Carlo sfrattò Harry e Meghan: «Colpo basso di un padre ferito»

Qualche giorno dopo Harry ne parl� [si riferisce alla restituzione delle chiavi di Frogmore Cottage imposta a Harry e Meghan] al telefono con Carlo e gli chiese: �Non vuoi vedere i tuoi nipoti?�. Il silenzio del re, seguito da una timida dichiarazione secondo cui avrebbero sempre avuto �un posto� dove stare, non diede a Harry �molta speranza�, stando a una fonte.

Sir Michael fece seguito con una comunicazione che informava Harry che avrebbe avuto tempo fino all’inizio di giugno per svuotare la residenza e restituire le chiavi. Il colpo finale arrivo quando la coppia venne a sapere che Carlo aveva offerto il cottage al fratello caduto in disgrazia, il principe Andrea, che negli ultimi vent’anni aveva abitato nel vicino Royal Lodge, una residenza di trenta stanze. Nel 2003 Andrea aveva firmato un contratto di locazione di settantacinque anni sulla propriet�, affittandola dal Crown Estate a sole 250 sterline a settimana, a condizione che coprisse i costi dei numerosi lavori di ristrutturazione necessari (si ritiene che abbiano raggiunto un totale di 7,5 milioni di sterline in due decenni).

Ora che Andrea non era pi� un working royal, e quindi non guadagnava attivamente denaro, si diceva che non potesse pi� permettersi di mantenere la casa, pur se il principe ripeteva continuamente, anche con aria piuttosto irritata, di avere tutto sotto controllo. Per Carlo, Frogmore Cottage non era soltanto una mossa per punire il figlio, anche se alcune fonti mi hanno detto che ha �indubbiamente� giocato un ruolo significativo, ma un modo per razionalizzare il portafoglio di propriet� utilizzate dai membri della famiglia. Snellire la monarchia significa anche limitare i privilegi e i vantaggi di cui godono i reali.

Ufficialmente, offrire Frogmore Cottage al fratello minore serviva a ridurre il numero di reali �non lavoratori� che pagavano un affitto contenuto per grandi propriet�, ma il tempismo suggerisce che si trattasse inoltre di una misura punitiva mirata a Harry e alla sua famiglia, una misura che puzzava di risentimento e recriminazione. Non sorprende che l’affissione di un avviso di sfratto sulla porta d’ingresso di Frogmore sia stata accolta come una �decisione forte� dal solito coro di realisti reazionari e commentatori reali.

Altri, invece, fra cui il rispettato ex commentatore reale della BBC Peter Hunt, trovarono la mossa di Carlo meschina e gretta. �Invece di costruire ponti, il capo dello Stato ha deciso di demolirli� disse. �L’esilio di suo figlio e crudele, inutile, e sminuisce il re�. Il silenzio di fronte alle accuse di Harry e l’indifferenza per il benessere del figlio, dimostrata dalla scelta di terminare il suo contratto di affitto in una residenza sicura nel Regno Unito, non � stata l’azione decisa di un re risoluto, ma il colpo basso di un padre ferito e vincolato a un sistema istituzionale che ignora le emozioni umane. Una complicazione familiare di fronte alla quale il re sembra invece disposto a chiudere un occhio e il vergognoso fardello del principe Andrea e la sua caduta in disgrazia.

Alzare un muro ed esiliare suo figlio e stato facile, ma con il fratello la storia e diversa. Offrendogli Frogmore, Carlo ha dimostrato che non ha intenzione di bandirlo completamente. Dal canto suo, approfittando della benevolenza del fratello, Andrea ha continuato a rifiutare le chiavi di Frogmore per mesi, finch� Carlo non si e stancato di insistere. E nel marzo del 2023, incurante del vespaio che avrebbe sollevato, ha indossato una veste di ermellino per la funzione dell’Ordine reale vittoriano, un evento che si svolge ogni quattro anni nella cappella di San Giorgio al castello di Windsor, rivestendo un ruolo cerimoniale che la regina non e riuscita a togliergli. Carlo � consapevole che il fratello ha intenzione di tornare a ricoprire un ruolo pubblico, anche se non da working royal (quel treno e passato da tempo). �Ha alzato le mani e ha detto: “Non posso fermarlo”. Ma la sensazione era che non volesse fermarlo� mi ha raccontato una fonte della famiglia a proposito dell’impegno ufficiale di Andrea.

Qui l’articolo di Luigi Ippolito su �Endgame�

Da Endgame (Solferino)
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