Strage nei campi profughi, 200 morti a Gaza: “Israele vuole costringerci a scappare tutti in Egitto”

RAFAH — È stato un Natale di sangue a Gaza. Mentre il mondo celebrava fra luci e regali, nessuno è venuto a salvare la popolazione civile della Striscia: nemmeno le Nazioni Unite che non hanno avuto il coraggio di chiedere il cessate il fuoco. Così, nella notte fra 24 e 25 i bombardamenti sono stati incessanti. E sono continuati anche dopo: colpiti centinaia di obiettivi provocando oltre duecento morti — per metà come al solito bambini — anche se, come al solito, è difficile stabilire con precisione quante siano state effettivamente le vittime.