La sposa bambina Samira Sabzian è stata impiccata all’alba

� stata impiccata all’alba Samira Sabzian, una sposa bambina che si trovava in carcere in Iran da circa dieci anni ed era stata condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito. Lo denuncia la Ong, con sede in Norvegia, Iran Human Rights.

�Samira � stata vittima per anni di un apartheid di genere, matrimonio da bambina e violenza domestica, oggi � vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto�, ha scritto su X il direttore dell’ong, Mahmood Amiry-Moghaddam.

Fino a tarda sera, la sua condanna a morte non era stata revocata e i sette giorni �concessi� dal regime sono scaduti. La sentenza parlava chiaro: all’alba di mercoled� 20 dicembre, nel cortile della prigione di Qarchak, a sud di Teheran, Samira deve essere punita per il suo crimine.

Nel 2013 � stata arrestata con l’accusa di avere ucciso il marito. Un uomo violento che ha sposato all’et� di 15 anni. Per dire: in Iran, quando una donna maltrattata chiede aiuto, la polizia non pu� entrare in casa. Se scappa, i giudici devono �riportarla� al marito maltrattante.

Samira � stata una sposa bambina e da quel matrimonio imposto ha avuto due figli che ha lasciato molto piccoli: uno aveva sette anni, l’altro solo sei mesi. In questi dieci anni di carcere, non ha mai potuto incontrarli. Una settimana fa, qualche ora prima di immaginarsi appesa al braccio della gru della Repubblica islamica, i suoi due bambini diventati grandi sono andati a dirle addio, e, per la prima volta, a guardarla negli occhi. Ha rinunciato a vederli crescere anche da dietro un vetro, quello della prigione, perch� pensava, sperava, fosse l’unico modo per ottenere il perdono della famiglia del marito.

Per la legge iraniana i parenti della vittima possono scegliere se concedere o meno la grazia. Ma alla fine, nemmeno la rinuncia pi� dolorosa che potesse fare � bastata, e per lei hanno scelto l’impiccagione. L’esecuzione della sentenza era prevista per il 13 dicembre scorso, ma le autorit� iraniane hanno deciso di posticiparla di una settimana. Il motivo non � chiaro ma si pensa che le pressioni internazionali abbiano frenato il regime che preferisce agire nel silenzio.

�Per questo, il silenzio degli ultimi giorni potrebbe essere stato fatale per Samira�, dice al Corriere Mahmood Amiry-Moghaddam, fondatore della Ong Iran Human Rights di Oslo. �La comunit� internazionale sembra non capire che quando spegne la luce sul nostro Paese, la dittatura fa quello che vuole�. Sempre Amiry-Moghaddam: �In queste storie, � importante non incolpare la famiglia della vittima. Cos� facciamo il gioco della Repubblica islamica che scarica la responsabilit� sui cittadini. Gli unici boia sono loro che usano le impiccagioni per terrorizzare il popolo�.

L’Iran detiene il record mondiale per l’esecuzioni di donne: nel 2023 ne ha impiccate 17. Nell’ultimo anno segnato dalle proteste dopo l’uccisione di Mahsa Amini, sono state giustiziate 702 persone, quasi cento in pi� rispetto l’anno precedente. A novembre, 79. La storia di Samira racconta anche un’altra ingiustizia che avviene con il consenso del regime: il fenomeno delle spose bambine. L’et� legale del matrimonio per le ragazze � 13 anni, ma se padre o nonno paterno sono d’accordo, possono sposarsi pure prima.