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Che cosa succede se l’Italia non ratifica il Mes
Il risultato pratico di questo stallo è che i Paesi in caso di difficoltà non potranno avvalersi del Fondo Salva Stati nella sua versione “emendata”. In particolare, le banche dei Paesi non potrebbero beneficiare del cosiddetto backstop del Fondo di risoluzione unica, una sorta di paracadute del paracadute da utilizzare in caso di gravi difficoltà finanziarie da parte degli istituti.
Qui c’è una scadenza pratica, come ricordato dal segretario del Mes Pierre Gramegna in primavera. A fine dicembre 2023 scade il periodo transitorio durante il quale il Fondo di Risoluzione Unica (che di default è alimentato dai contributi delle banche europee) è stato anche sostenuto attraverso linee dei credito dei Paesi stessi. Una sorta di contribuzione supplementare per “puntellare” il Fondo in attesa della definitiva entrata in vigore del backstop previsto con la riforma del Mes. Con la nuova bocciatura i Paesi avranno quindi due strade, prolungare questo periodo transitorio attraverso un nuovo accordo, o lasciare potenzialmente “senza paracadute” il paracadute per le le banche europee.
Qui c’è una scadenza pratica, come ricordato dal segretario del Mes Pierre Gramegna in primavera. A fine dicembre 2023 scade il periodo transitorio durante il quale il Fondo di Risoluzione Unica (che di default è alimentato dai contributi delle banche europee) è stato anche sostenuto attraverso linee dei credito dei Paesi stessi. Una sorta di contribuzione supplementare per “puntellare” il Fondo in attesa della definitiva entrata in vigore del backstop previsto con la riforma del Mes. Con la nuova bocciatura i Paesi avranno quindi due strade, prolungare questo periodo transitorio attraverso un nuovo accordo, o lasciare potenzialmente “senza paracadute” il paracadute per le le banche europee.