Report, l’inchiesta su Alessandro Zan e Michela Di Biase: «Società che guadagnano sui diritti». Loro: «Solo falsità»

di Alessandra Arachi

Il programma di Rai tre condotto da Sigfrido Ranucci ha indagato su due societ� dei deputati Pd: una per gestire il Prdi, per Alessandro Zan, l’altra per le consulenze sulla certificazione della parit� di genere, per Michela Di Biase

Report, l’inchiesta su Alessandro Zan e Michela Di Biase: «Società che guadagnano sui diritti». Loro: «Solo falsità»

Una societ� privata per gestire il Pride di Padova, Alessandro Zan. E per Michela Di Biase un’altra societ� privata per la consulenza alle societ� per la certificazione della parit� di genere. Sono i due deputati del Pd che ieri sera su Rai Tre sono finiti nel mirino di �Report�, condotto da Sigfrido Ranucci.

Report non contesta loro la violazione della legge, ma piuttosto opportunit� politiche, anche conflitti di interesse: ognuno dei due deputati ha fondato la propria societ� sui temi che sono di interesse prioritario della propria attivit� politica. I diritti Lgbt per Alessandro Zan. La parit� di genere per Michela Di Biase.

Con la sua �Be proud srl� Alessandro Zan organizza a Padova il festival lgbt pi� importante d’Italia, tre mesi di festeggiamenti e attivit� per promuovere, appunto, i diritti lgbt. Oltre un milione di euro il fatturato della societ� nel 2022 di cui Zan � amministratore unico, come regolarmente denunciato nei registri di Montecitorio. Lorenzo Vendemiale avvicina Zan durante il servizio: �Due domande sul Festival. Avete messo su un bell’evento sponsor, concerti, anche birra, pizza… ma si pu� dire che questo � a tutti gli effetti un evento commerciale�. Il deputato Pd scuote la testa: �No, no, � un evento dove tutto quello che viene guadagnato viene riversato nell’iniziativa e dunque non c’� nessun tipo di guadagno�.

A Michela Di Biase viene contestato di aver messo in piedi una societ� per la consulenza della certificazione della parit� di genere, in anticipo rispetto alle altre, la �Obiettivo 5�. Report ipotizza che questo sia avvenuto grazie alle sue entrature politiche, lei che � la moglie di Dario Franceschini, all’epoca ministro del Pd. Di Biase nega:�N� personalmente ne a nome di Obiettivo Cinque ho mai avuto interlocuzioni con politici finalizzate all’approvazione della certificazione di parit� nel codice dei contratti Inoltre non ero in Parlamento quando � stata approvata la legge�.

La newsletter Diario Politico

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter "Diario Politico". E' dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

10 dicembre 2023 (modifica il 10 dicembre 2023 | 21:47)

- Leggi e commenta