“Miracolo” di Natale: dalla benzina alla tavola i prezzi scendono. Ecco cosa sta succedendo e quanto si risparmia

Dalla benzina che è scesa ai minimi dell’anno, ai prezzi al consumo in alcuni casi più contenuti (zucchero, uova e olio di semi), fino alla tariffa del gas che costa leggermente meno. Per le famiglie il Natale in arrivo potrebbe essere più leggero. I ribassi in corso sono tuttavia solo minimi e non si vede un cambio di tendenza all’orizzonte. Anzi.

Al distributore
Ieri il prezzo della benzina ha toccato i minimi dell’anno, scendendo sotto l’importante quota di 1,8 euro. È il dato registrato sul valore medio nazionale registrato da Staffetta Quotidiana sulle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy. È sceso anche il gasolio, sui livelli di fine luglio-inizio agosto: la benzina self service è calata a 1,798 euro/litro (-2 millesimi, compagnie 1,799, pompe bianche 1,796), il diesel self service scende a 1,773 euro/litro (-2, compagnie 1,775, pompe bianche 1,768).

L’Unc calcola che dal 6 novembre ad oggi, un litro di benzina self è diminuito di quasi 6 cent, -3,1%, pari a 2 euro e 86 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il ribasso è di oltre 7 cent al litro, -4%, pari a 3 euro e 72 cent a rifornimento.

L’andamento è una conseguenza del calo della domanda di carburanti, soprattutto negli Usa. Incide anche la previsione di una minor richiesta dalla Cina che l’anno prossimo crescerà meno degli anni passati. «Gli italiani ormai dipendono dai mercati internazionali, dal Governo non è arrivato alcun aiuto concreto», dichiara il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Incrociamo le dita in vista del Natale, quando siamo abituati a vedere fiammate dei prezzi alla pompa: il rischio infatti è che i rincari arrivino in piene festività».

Al supermercato
Segnali ancora negativi arrivano dal dato di oggi sulle vendite al dettaglio ancora fortemente influenzate dai rincari che continuano a colpire tutti i settori. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri forniti oggi dall’istituto di statistica. «Anche a ottobre le vendite registrano l’ennesimo crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -4% a fronte di un aumento in valore del +0,3% – analizza il Codacons – Questo significa che, al netto dell’inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie, gli acquisti calano in volume per complessivi 32,5 miliardi di euro annui, pari in media a -1.260 euro su base annua a famiglia». Su alimentari e carrello della spesa inflazione è ancora molto alta rispettivamente +6,1% e +5,8%.

«Si tratta di dati molto negativi che rappresentano un pessimo segnale sul fronte dei consumi natalizi degli italiani - afferma il presidente Carlo Rienzi - È oramai evidente come il paniere salva-spesa varato dal Governo non stia producendo gli effetti sperati, e crediamo che il Governo debba adottare misure più incisive per fermare il caro-prezzi e sostenere i consumi».

Opposte le considerazioni dell’Unc. «Scongiurato, almeno per ora, il rischio di un Natale in bianco sul fronte dei consumi. Infatti, finalmente, non solo salgono le vendite in valore, gonfiate a dismisura dall'inflazione, ma anche quelle in volume, perlomeno rispetto a settembre. Uno spiraglio di luce che fa sperare in una ripresa del commercio» afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Scendono olio di semi, zucchero e uova
L'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat dell'inflazione di novembre resi noti settima scorsa per stilare quali prodotti costano di meno. In cima alla classifica ci sono gli altri oli diversi da quelli alimentari e lo zucchero. Tuttavia sono solamente 15 i prodotti che diminuiscono di prezzo. La maggioranza di questi, però, esattamente 8, stanno scendendo da prima dell'inizio del Trimestre anti-inflazione, ossia prima di ottobre. Altri 4 sono calati in novembre ma sono saliti in ottobre. Solo 3 iniziano a frenare in ottobre.

Al primo posto dei prodotti virtuosi, l'Olio diverso da quello di oliva con una riduzione dell'1,8% rispetto a ottobre 2023, ma che è in flessione congiunturale ininterrottamente dall'agosto del 2022. Al 2° posto lo Zucchero, in ribasso dello 0,9% sul mese precedente, la metà rispetto all'olio. In questo caso, però, i prezzi iniziano a diminuire già da settembre. Medaglia di bronzo per le Uova con -0,7%, che però segnano una variazione congiunturale negativa da luglio 2023. Al 4° posto Confetture, marmellate e miele con -0,6%, che però a ottobre, all'avvio del Carrello tricolore, sono rincarate dello 0,9%. Al 5° posto Riso, Tè e Cacao e cioccolato in polvere (-0,4% per tutte e 3). Riso e tè, però, stanno scendendo già da settembre, prima quindi dell'avvio del Carrello tricolore, e nel mese di settembre hanno registrato un calo ben più consistente di quello di novembre o di ottobre, rispettivamente, -2% e -1,5%. Il cacao, invece, a ottobre è addirittura aumentato dell'1,4%, quindi dall'inizio del trimestre segna un +1%. Al 6° posto le frattaglie con -0,3%, che però in ottobre sono decollate dell'1,8%. Tutti gli altri ribassi sono molto contenuti, tra lo 0,2 e lo 0,1% e gli unici che iniziano a diminuire da ottobre sono: patatine fritte, frutti di mare surgelati e vegetali freschi.

Gas in calo in bolletta
In settimana Arera ha comunicato che dal 1° novembre 2023 la bolletta del gas scende dell'1,3% nel mercato tutelato (dopo un +12% a ottobre in concomitanza dell’accensione dei riscaldamenti). “Bene il calo del gas, anche se non si può certo dire che susciti entusiasmo, essendo pari ad appena 19 euro su base annua. Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo in tutela il -1,3% significa spendere 19 euro in meno su base annua, 18,90 per la precisione. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° novembre 2023 al 31 ottobre 2024, nell'ipotesi di prezzi costanti) passa così da 1.486 a 1.467 euro, che sommati ai 764 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 2.231 euro. Se il prezzo del gas scende dell'1,3% rispetto a quello di ottobre 2023 e del 14,4% rispetto a novembre 2022, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con novembre 2020, il rialzo è astronomico: +56,2%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 492 euro in più, +50,5% per cento.

Bolletta della luce più cara del 18%
Se il gas si muove all’indietro, la luce continua a correre. Arera ha infatti comunicato a fine settembre un aumento delle tariffe elettriche del +18,6% nell’ultimo trimestre dell’anno sul mercato tutelato. “Si tratta di una mazzata da +120 euro in capo alle famiglie del mercato tutelato. Lo afferma il Codacons, che fornisce i numeri sulle ripercussioni dei rincari sulle tasche degli italiani”. Con le nuove tariffe la spesa della famiglia tipo per la luce sale di circa 120 euro su base annua (dall’1 ottobre 2023 al 30 settembre 2024), portando la bolletta elettrica a quota 764 euro – analizza il Codacons – Considerata anche la spesa per il gas alle attuali tariffe (1.266 euro annui), un nucleo del mercato tutelato si ritrova a spendere in totale 2.030 euro all’anno per le forniture energetiche. Le previsioni sono di altri rialzi a gennaio e nel primo trimestre del 2024. Anche il passaggio obbligato di milioni di famiglie al mercato libero potrebbe portare incrementi.