Dani Alves, la prigione e la cauzione di Neymar: cosa succede

di Salvatore Riggio

Dani Alves per il momento � ancora in carcere: il pagamento della cauzione di un milione (che avrebbe dovuto effettuare il padre di Neymar) non � arrivato entro il termine stabilito dal Tribunale. Ma la vicenda non si chiude qui

Dani Alves, la prigione e la cauzione di Neymar: cosa succede

Dani Alves ancora non � stato scarcerato e rester� in prigione fino a quando non sar� pagata la cauzione di un milione di euro fissata dal Tribunale di Barcellona.

La vicenda giudiziaria che riguarda l’ex terzino — che in Italia ha indossato la maglia della Juventus nella stagione 2016/2017 — si arricchisce di un nuovo capitolo. Tutto � iniziato nella mattinata di mercoled� 20 marzo, quando si � diffusa la notizia che il Tribunale avesse concesso la libert� su cauzione all’ex giocatore, dopo 14 mesi di prigione e una condanna di quattro anni e mezzo per aver violentato una ragazza di 23 anni nel bagno di una discoteca della capitale catalana il 30 dicembre 2022. Dani Alves � poi finito in manette il 20 gennaio 2023.

Da subito la domanda � sempre stata soltanto una: chi avrebbe pagato la cauzione per permettere a Dani Alves di uscire di prigione? Il �benefattore� doveva essere il padre di Neymar. L’ex attaccante del Barcellona � un suo grande amico e gi� in passato suo padre si era fatto carico delle spese legali. Stavolta per� qualcosa � andato storto: il termine fissato dal Tribunale per il pagamento di quel milione di euro sinonimo di libert� era alle 14.30 dello stesso mercoled� 20 marzo, ma non � stato rispettato. Niente bonifico, niente rilascio. Almeno per il momento.

Il Tribunale di Barcellona intanto ha ritirato i due passaporti dell’uomo, quello brasiliano e spagnolo, per impedire una fuga verso il suo paese, visto anche che la Costituzione brasiliana vieta l’estradizione dei suoi concittadini.

�Viene fatta giustizia per i ricchi�

Le proteste, al di l� del momentaneo epilogo, non sono comunque mancate: �� uno scandalo lasciare libera una persona quando sappiamo che pu� raccogliere un milione di euro in pochissimo tempo. Sembra che venga fatta giustizia per i ricchi�, le parole di Ester Garcia, avvocato della vittima. Inizialmente la pubblica accusa aveva chiesto per Dani Alves nove anni (il massimo della pena � 12); il giudice, per�, aveva applicato l’attenuante del risarcimento del danno considerato che �prima del processo la difesa aveva versato 150mila euro al tribunale perch� fossero dati alla vittima indipendentemente dall’esito del giudizio�. Al processo si � arrivati dopo la divulgazione di particolari di quanto accaduto in quei 17 minuti in cui si consum� la violenza, confortati da testimonianze e dai filmati di sorveglianza del nightclub.

A denunciare Dani Alves non fu solo la vittima, ma anche le sue amiche, che avevano raccontato di essere state toccate dal brasiliano senza il loro consenso. Al processo aveva testimoniato anche la moglie dell’ex stella del Barcellona, Joana Sainz, supportando la tesi dei legali del marito secondo cui quella notte �Dani torn� a casa completamente ubriaco�. La donna in un primo momento si era allontanata dal marito chiedendo il divorzio, ma una telefonata dal carcere di quest’ultimo le aveva fatto cambiare idea.


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20 marzo 2024 (modifica il 20 marzo 2024 | 19:54)

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