Zach Edey, chi è il gigante della Ncaa che non voleva giocare a basket

di Flavio Vanetti

Il canadese Zach Edey alle finali universitarie Ncaa pu� �sostituire� l'intera squadra. Ha forza mentale, costanza, mani educate, viaggia a 25 punti di media. Ed � altissimo: 2m24

Zach Edey, chi è il gigante della Ncaa che non voleva giocare a basket

Zach Edey in azione

Non � mai troppo tardi per riprendersi la gloria. La Purdue University di West Lafayette nell’Indiana, stato consacrato al basket, ha impiegato ben 44 anni per tornare alle Final Four della Ncaa.

L’anno scorso era la favorita del torneo, ma usc� al primo turno e la vittoria finale and� a UConn. Ora i �Boilermakers� (la traduzione pu� essere “caldaisti”), ci riprovano: sabato 6 aprile a Glendale (Arizona) contenderanno il posto in finale a North Carolina State, mentre i campioni di UConn proveranno a eliminare nell’altra semifinale Alabama per prenotare il �back to back�.

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(Epa)

Il tema di fondo di queste finali si lega proprio alla sfida a chi detiene il titolo, ma la domanda intrigante coinvolge Purdue e la sua stella, il canadese Zach Edey. Il quesito � questo: pu� un giocatore da solo spezzare gli equilibri? Il ragazzo di Toronto, 2 metri e 24 centimetri, giocatore dell’anno nel 2023 e probabilmente destinato a confermare il titolo nel 2024, � uno dei pochi che pu� dimostrare una tesi che in linea di principio fa a pugni con il concetto di coralit� del basket, ma che ha gi� avuto varie conferme nel passato grazie a grandi individualit�.

Tanto per cominciare, Edey — uno che non voleva dedicarsi alla pallacanestro per �una questione di principio� visto che tutti, vedendolo cos� alto, dicevano che non poteva non praticare questo sport — riporta all’ultima apparizione dei �Boilermakers� alle F4: pure all’epoca avevano un centro dominante, ovvero il Joe Barry Carroll che poi pi� di tanto non sarebbe riuscito a imporsi nella Nba ma che in compenso arriv� all’Olimpia Milano e divent� la stella inarrestabile di una delle squadre di Dan Peterson.

Quindi Edey, che ha cominciato tardi ma che ha rimontato il tempo perduto, pu� essere il fattore che spaccher� la contesa in Arizona. Ha forza mentale, costanza e mani �educate�. Ed � altissimo. A Purdue non l’hanno oberato di attese e lui ha ricambiato con costanti progressi: oggi � uomo da quasi 25 punti di media a partita, con il 62% di precisione. Tira solo da sotto, con ganci e schiacciate, ottimizza stazza e centimetri ed � furbo. Poi, ovviamente, lascia il segno anche in difesa: spazza i rimbalzi, istintivamente prova a stoppare tutto quello che si muove e con la sua sagoma costringe gli avversari a prendere… la tangenziale, oltre che a modificare la parabola dei tiri.

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Edey stoppa Dalton Knecht dei Tennessee Volunteers (Getty images)

Nell’immancabile gioco dei paragoni, c’� chi l’ha accostato a Shaquille O’Neal, ma il confronto pi� realistico ci pare con Yao Ming, il cinese (oggi presidente della sua federazione) diventato un’icona degli Houston Rockets. Addirittura nella parte alta del volto un po’ lo ricorda, ma soprattutto gli � simile per il modo di giocare: come il colosso asiatico (leggermente pi� alto lui: arriva a 2.29) non ama essere spettacolare, ma in compenso il suo basket minimalista � estremamente efficace.

Al Mondiale 2023 era, come riserva, nella Nazionale canadese che ha conquistato la medaglia di bronzo negandola agli Usa. In fondo fin qui la carriera di Edey, visto anche l’approccio tardivo al basket, � stata in salita. All’high school non era tra quelli pi� in vista e quando si � trattato di passare all’universit� l’ha scelto un ateneo s� di tradizione, ma meno rinomato rispetto al top dello stato — Indiana e Notre Dame — e anche rispetto a Butler, che ha un’immagine forte.

Ma adesso arriva la sua grande occasione: fare bene a Glendale, e possibilmente far vincere Purdue, servir� a Zach Edey a far compiere un balzo alle quotazioni in vista del draft Nba del 26 giugno. I pronostici sulla sua chiamata si dividono: c’� chi pensa che non possa non interessare a una delle squadre coinvolte nella �lotteria� (le peggiori, dunque; quelle che sceglieranno per prime, ma che pescando l’uomo giusto potranno risollevare le loro sorti) e che in subordine non andr� oltre il numero 15 tra le prime scelte.

Chi invece non crede pi� di tanto in lui pensa che finir� verso la fine del primo giro, attorno alla trentesima chiamata. Sar� quello che sar�, il canadese ha dalla sua la determinazione e anche un esempio che giunge dalla storia recente: pochi scommettevano che Nikola Jokic, il centro serbo dei Denver Nuggets campioni in carica, sarebbe diventato il giocatore �definitivo� che ammiriamo e che � stato l’Mvp anche delle finali 2023 .

Edey non pare — per ora — reggere nemmeno questo paragone, ma conosce il basket e ci d� dentro. Le nuove regole Nba ventilate del commissioner Adam Silver, pi� votate a proteggere le difese, potrebbero poi dargli una mano. Infine, uno di 2.24 dotato di quella tecnica pu� non avere un futuro ad alto livello? D’istinto la risposta � no, non � possibile che finisca in retrovia.


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3 aprile 2024 (modifica il 3 aprile 2024 | 16:35)

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