Università Usa, parla Trump: per il repubblicano «la violenza è a sinistra»

Nella sua rubrica «Oriente Occidente», Federico Rampini torna sulle proteste studentesche in corso negli Stati Uniti partendo da alcune dichiarazioni di Donald Trump: «È in corso una rivoluzione di sinistra – ha detto il tycoon – Il pericolo della violenza in America viene da sinistra, non da destra». Gli scontri e le occupazioni vengono sfruttate dalla destra americana ed è probabile che le portino consensi. «Ricordiamo che negli Usa il 60% della popolazione non ha un titolo di laurea – spiega Rampini -, ed è lì che Trump pesca voti. La discriminante più chiara per sapere chi vota democratico e chi vota repubblicano rimane il titolo di studio». Dopotutto la categoria sociale degli studenti universitari è stata coccolata dall’amministrazione Biden, che ha preso delle misure di cancellazione dei debiti per pagare le rette costose. «Sono misure estremamente costose – continua Rampini - Centinaia e centinaia di miliardi che rappresentano di fatto una redistribuzione alla rovescia perché le tasse le pagano tutti, anche gli operai. E la cancellazione dei debiti è andata a favore di una fascia della popolazione che non è necessariamente la più povera e bisognosa». Anche la liberalizzazione della marijuana è stata una mossa politica che ha arriso allo stesso bacino elettorale. Ma la stessa generazione che ha beneficiato di queste riforme chiama Biden «Genocide Jo» in riferimento alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. «Nei campus universitari si segnala sempre di più la presenza di forze esterne che sanno come gestire la guerriglia urbana contro la polizia – spiega Rampini - Una delle più celebri è la rete di organizzazioni di estrema sinistra chiamata Anti-Flag. E tutto questo fa sì che Trump, in questo momento possa mettere in secondo piano il suo processo».