Attentato a Mogadiscio, kamikaze si fa esplodere in spiaggia: almeno 32 morti e 63 feriti in Somalia
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L'attacco è stato rivendicato da al-Shabaab, gruppo terroristico legato ad al-Qaeda. La polizia ha ucciso tre terroristi che avevano aperto il fuoco dopo che l'attentatore si era fatto saltare in aria
Almeno 32 persone sono morte nella tarda serata di venerdì 2 luglio in un attentato su una spiaggia molto frequentata di Mogadiscio, in Somalia. Lo ha riferito la polizia somala, aggiungendo che ci sarebbero «circa 63 feriti». L'attacco è stato rivendicato da al-Shabaab, gruppo terroristico legato ad al-Qaeda.
Secondo le prime informazioni, un kamikaze si sarebbe fatto esplodere in mezzo ai bagnanti. Le forze di sicurezza somale, accorse sul posto, hanno ucciso poi tre terroristi che avevano aperto il fuoco sui presenti dopo che l'attentatore si era fatto saltare in aria, mentre un altro aggressore è stato catturato vivo. Il portavoce della polizia, Abdifatah Adam Hassan, ha anche annunciato il sequestro di un'automobile carica di esplosivo.
«Il fatto che l'attacco terroristico coincida con questa notte, quando la spiaggia è più affollata, dimostra l'ostilità dei terroristi verso il popolo somalo», ha affermato il primo ministro Hassan Ali Khaire su X, esprimendo le sue «più sentite condoglianze alle famiglie, ai parenti e agli amici» delle vittime.
Al-Shabaab è uno dei gruppi terroristici più attivi nella regione del Corno d'Africa, e da oltre 17 anni combatte il fragile governo centrale di Mogadiscio, rivendicando numerosi attentati nella capitale e in altre parti del Paese. Lo scorso maggio l'organizzazione aveva assaltato l'hotel Syl di Mogadiscio, frequentato da funzionari governativi e politici somali. Dopo un assedio durato più di 12 ore, la polizia ha fatto irruzione nell'albergo uccidendo i cinque terroristi coinvolti. Negli scontri sono stati uccisi tre soldati somali e ferite 27 persone, tra cui tre membri del parlamento, oltre al portavoce del governo.