Battaglia contro il cancro: la Ue lancia il piano contro papillomavirus ed epatite B

di Francesca Basso

La raccomandazione della Commissione Ue per prevenire attraverso la vaccinazione le infezioni virali che possono portare al cancro

Cancro, la Ue lancia il piano contro papillomavirus ed epatite B

La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides

Dalla nostra corrispondente
BRUXELLES - La Commissione Ue stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’Unione europea sia prevenibile ma solo il 5% circa della spesa sanitaria totale nel 2021 — secondo un report pubblicato mercoled� — � stato dedicato dai Paesi Ue alla prevenzione. Entro il 2035 si prevede che il cancro sar� la principale causa di morte in Europa. La sanit� � competenza nazionale e a seconda dei Paesi anche regionale, come in Italia. La Commissione europea pu� per� guidare le scelte. La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha presentato una raccomandazione — nuovo tassello del Piano europeo per la lotta contro il cancro lanciato quattro anni fa — per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire le infezioni virali, che possono portare al cancro, aumentando le vaccinazioni contro il papillomavirus umano (HPV) e contro il virus dell’epatite B (HBV).

Gli obiettivi

Per eliminare il cancro al collo dell’utero e altri tumori causati dall’HPV, il piano europeo per la lotta contro il cancro ha fissato l’obiettivo per i Paesi Ue di raggiungere tassi di vaccinazione contro l’HPV del 90% per le ragazze e di aumentare significativamente la vaccinazione dei ragazzi entro il 2030, lasciando questo target a discrezione degli Stati membri. Il piano mira anche a garantire l’accesso e una maggiore diffusione della vaccinazione contro il virus dell’epatite B, in particolare per prevenire il cancro al fegato. Secondo la Commissione Ue �questi vaccini sono fondamentali per proteggere la salute pubblica e sostenere sistemi sanitari resilienti�. La commissaria Kyriakides ha sottolineato che �la prevenzione � sempre meglio della cura. Ogni anno nell’Ue si perdono quasi 14 mila vite a causa del cancro al collo dell’utero e si registrano oltre 16 mila nuove infezioni da epatite B. Con vaccini sicuri ed efficaci, abbiamo l’opportunit� storica di eliminare il cancro al collo dell’utero e altri tumori causati da questi virus. E la Commissione � pronta a sostenere gli Stati membri in ogni modo possibile per ridurre il numero di persone colpite dal cancro.�.

Il registro delle diseguaglianze

Il rischio di morire di tumore in Europa varia non solo da Paese a Paese ma anche all’interno di uno stesso Paese. �L’equit� nella salute non � negoziabile — ha detto la commissaria —. Questo � uno dei principi fondamentali dell’Unione europea della Salute che abbiamo costruito negli ultimi anni. Il nostro lavoro nell’ambito del Piano contro il cancro � fondamentale per trasformare questo principio in realt�. Uno strumento utile � il Registro europeo delle disuguaglianze oncologiche che registra le differenze tra gli Stati. L’incidenza stimata dei tumori � aumentata tra il 2010 e il 2022 in 14 dei 24 Paesi con dati disponibili, mentre la mortalit� � diminuita del 10% durante questo periodo, con riduzioni nella maggior parte dei tumori. Tuttavia, la mortalit� per cancro rimane alta (rappresenta il 22,5% di tutti i decessi). Per molti tipi di cancro, i tassi di mortalit� per et� sono pi� elevati nei Paesi dell’Europa centrale e orientale (Croazia, Ungheria, Lettonia, Repubblica Slovacca e Slovenia), mentre hanno i tassi di mortalit� pi� bassi i Paesi dell’Europa occidentale e dei Paesi nordici (Finlandia, Lussemburgo, Spagna e Svezia).
Non tutti hanno lo stesso rischio di morire di cancro, anche all’interno dello stesso Paese. I tassi di mortalit� per cancro differiscono fino al 37% tra le regioni della Romania e di almeno il 30% tra le regioni di Francia, Germania, Polonia e Spagna. Gli uomini hanno tassi di mortalit� pi� alti di quasi il 70% rispetto alle donne. Inoltre, gli uomini con un livello di livello di istruzione inferiore hanno una probabilit� di morire di cancro ai polmoni 2,6 volte superiore a quella delle loro controparti con livelli di istruzione pi� elevati, mentre per le donne la cifra � di 1,7 volte.

L’Italia

Si stima che nel 2020 il 6 % della popolazione italiana fosse affetta da tumore. L’incidenza e la mortalit� per patologia tumorale in Italia sono inferiori rispetto alla media dell’Ue. Inoltre, si registra un graduale declino della mortalit�. Quanto all’efficacia delle cure oncologiche, l’Italia registra risultati relativamente buoni per quanto riguarda gli indicatori di qualit�, con tassi di sopravvivenza al cancro leggermente superiori alla media dell’Ue. Negli uomini si registra un’incidenza del tumore superiore e minori probabilit� di guarigione rispetto alle donne, ma anche un pi� rapido calo del tasso di mortalit�. Secondo il Registro delle inuguaglianze, il numero di tumori diagnosticati aumenter� del 19,5 % in Italia, passando da 382 670 nuovi casi nel 2020 a 457 824 nuovi casi nel 2040. Inoltre l’incidenza del cancro tra gli individui di et� pari o superiore ai 65 anni aumenter� di quasi il 40 % entro il 2040, in linea con la media dell’Ue. Nell’ultimo decennio la mortalit� per cancro � diminuita per tutti i principali tipi di tumore, ad eccezione di quello al pancreas. I fumatori abituali sono meno numerosi che nel resto dell’Ue e la percentuale di chi smette di fumare � pi� alta nel nord Italia che al Sud. Anche il sovrappeso e l’obesit� risultano inferiori rispetto alla media dell’Ue.


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31 gennaio 2024 (modifica il 31 gennaio 2024 | 12:48)

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