Dalla nostra corrispondente
BRUXELLES - La Commissione Ue stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’Unione europea sia prevenibile ma solo il 5% circa della spesa sanitaria totale nel 2021 — secondo un report pubblicato mercoled� — � stato dedicato dai Paesi Ue alla prevenzione. Entro il 2035 si prevede che il cancro sar� la principale causa di morte in Europa. La sanit� � competenza nazionale e a seconda dei Paesi anche regionale, come in Italia. La Commissione europea pu� per� guidare le scelte. La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha presentato una raccomandazione — nuovo tassello del Piano europeo per la lotta contro il cancro lanciato quattro anni fa — per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire le infezioni virali, che possono portare al cancro, aumentando le vaccinazioni contro il papillomavirus umano (HPV) e contro il virus dell’epatite B (HBV).
Battaglia contro il cancro: la Ue lancia il piano contro papillomavirus ed epatite B
La raccomandazione della Commissione Ue per prevenire attraverso la vaccinazione le infezioni virali che possono portare al cancro

La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides
Gli obiettivi
Per eliminare il cancro al collo dell’utero e altri tumori causati dall’HPV, il piano europeo per la lotta contro il cancro ha fissato l’obiettivo per i Paesi Ue di raggiungere tassi di vaccinazione contro l’HPV del 90% per le ragazze e di aumentare significativamente la vaccinazione dei ragazzi entro il 2030, lasciando questo target a discrezione degli Stati membri. Il piano mira anche a garantire l’accesso e una maggiore diffusione della vaccinazione contro il virus dell’epatite B, in particolare per prevenire il cancro al fegato. Secondo la Commissione Ue �questi vaccini sono fondamentali per proteggere la salute pubblica e sostenere sistemi sanitari resilienti�. La commissaria Kyriakides ha sottolineato che �la prevenzione � sempre meglio della cura. Ogni anno nell’Ue si perdono quasi 14 mila vite a causa del cancro al collo dell’utero e si registrano oltre 16 mila nuove infezioni da epatite B. Con vaccini sicuri ed efficaci, abbiamo l’opportunit� storica di eliminare il cancro al collo dell’utero e altri tumori causati da questi virus. E la Commissione � pronta a sostenere gli Stati membri in ogni modo possibile per ridurre il numero di persone colpite dal cancro.�.
Il registro delle diseguaglianze
Il rischio di morire di tumore in Europa varia non solo da Paese a Paese ma anche all’interno di uno stesso Paese. �L’equit� nella salute non � negoziabile — ha detto la commissaria —. Questo � uno dei principi fondamentali dell’Unione europea della Salute che abbiamo costruito negli ultimi anni. Il nostro lavoro nell’ambito del Piano contro il cancro � fondamentale per trasformare questo principio in realt�. Uno strumento utile � il Registro europeo delle disuguaglianze oncologiche che registra le differenze tra gli Stati. L’incidenza stimata dei tumori � aumentata tra il 2010 e il 2022 in 14 dei 24 Paesi con dati disponibili, mentre la mortalit� � diminuita del 10% durante questo periodo, con riduzioni nella maggior parte dei tumori. Tuttavia, la mortalit� per cancro rimane alta (rappresenta il 22,5% di tutti i decessi). Per molti tipi di cancro, i tassi di mortalit� per et� sono pi� elevati nei Paesi dell’Europa centrale e orientale (Croazia, Ungheria, Lettonia, Repubblica Slovacca e Slovenia), mentre hanno i tassi di mortalit� pi� bassi i Paesi dell’Europa occidentale e dei Paesi nordici (Finlandia, Lussemburgo, Spagna e Svezia).
Non tutti hanno lo stesso rischio di morire di cancro, anche all’interno dello stesso Paese. I tassi di mortalit� per cancro differiscono fino al 37% tra le regioni della Romania e di almeno il 30% tra le regioni di Francia, Germania, Polonia e Spagna. Gli uomini hanno tassi di mortalit� pi� alti di quasi il 70% rispetto alle donne. Inoltre, gli uomini con un livello di livello di istruzione inferiore hanno una probabilit� di morire di cancro ai polmoni 2,6 volte superiore a quella delle loro controparti con livelli di istruzione pi� elevati, mentre per le donne la cifra � di 1,7 volte.
L’Italia
Si stima che nel 2020 il 6 % della popolazione italiana fosse affetta da tumore. L’incidenza e la mortalit� per patologia tumorale in Italia sono inferiori rispetto alla media dell’Ue. Inoltre, si registra un graduale declino della mortalit�. Quanto all’efficacia delle cure oncologiche, l’Italia registra risultati relativamente buoni per quanto riguarda gli indicatori di qualit�, con tassi di sopravvivenza al cancro leggermente superiori alla media dell’Ue. Negli uomini si registra un’incidenza del tumore superiore e minori probabilit� di guarigione rispetto alle donne, ma anche un pi� rapido calo del tasso di mortalit�. Secondo il Registro delle inuguaglianze, il numero di tumori diagnosticati aumenter� del 19,5 % in Italia, passando da 382 670 nuovi casi nel 2020 a 457 824 nuovi casi nel 2040. Inoltre l’incidenza del cancro tra gli individui di et� pari o superiore ai 65 anni aumenter� di quasi il 40 % entro il 2040, in linea con la media dell’Ue. Nell’ultimo decennio la mortalit� per cancro � diminuita per tutti i principali tipi di tumore, ad eccezione di quello al pancreas. I fumatori abituali sono meno numerosi che nel resto dell’Ue e la percentuale di chi smette di fumare � pi� alta nel nord Italia che al Sud. Anche il sovrappeso e l’obesit� risultano inferiori rispetto alla media dell’Ue.
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31 gennaio 2024 (modifica il 31 gennaio 2024 | 12:48)
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