Paul Haggis, la procura chiede l'archiviazione per il regista accusato di violenza sessuale. «Fu un rapporto consensuale»
Il Premio Oscar venne arrestato nel 2022 mentre era a Ostuni per partecipare all'Allora Fest: lo aveva denunciato una ragazza londinese. Anche secondo il Riesame non c'erano stati rapporti costrittivi tra i due
Fu arrestato (ai domiciliari) nel giugno del 2022, mentre si trovava ad Ostuni per un festival del cinema con l'accusa di violenza sessuale presentata da una ventottenne inglese. Ora, Paul Haggis, il regista canadese premio Oscar, è stato scagionato dalle accuse e la procura di Brindisi ha chiesto l’archiviazione del procedimento. Mancano gli elementi, secondo il pm Livia Orlando e il procuratore aggiunto Antonio Negro, per andare a processo. In sostanza quella che da parte della giovane londinese venne descritta come una violenza, durata tre giorni, non ha mai trovato consistenti elementi di conferma e i rapporti tra Haggis e la ragazza, secondo le conclusioni delle indagini degli inquirenti, sono da considerare consensuali.
La denuncia alla polizia di frontiera in aeroporto
La presunta vittima denunciò i fatti prima alla polizia di frontiera dell’aeroporto di Brindisi e, poi, agli uomini della squadra mobile, sostenendo di essere stata violentata. A questo punto scattò per il regista la detenzione ai domiciliari, in seguito annullata. La vicenda, data la notorietà di Paul Haggis, ebbe una grande rinonanza. A Brindisi, in otto ore di incidente probatorio, la giovane donna raccontò tutti gli abusi subiti a Ostuni, dal 12 al 15 giugno, nei tre giorni di convivenza vissuti con il premio Oscar. Accuse che Haggis respinse, ribadendo di essere innocente ed estraneo ad ogni reato. La ventottenne alcuni mesi prima lo aveva incontrato, per la prima volta, a Montecarlo durante un festival del cinema instaurando un dialogo «molto garbato e rispettoso con messaggi prima su Instagram e poi su whatsapp, mai dal contenuto dubbio». L’incontro nel principato di Monaco era stato del tutto fortuito, ma per la ventottenne poteva rappresentare un’opportunità professionale. Laureata in legge e antropologia, era alla ricerca di un lavoro e il cinema poteva essere un settore lavorativo come un altro per chi, come lei, parlava anche francese, tedesco e giapponese. Si erano poi ritrovati a Ostuni per l'«Allora Fest» e occuparono la stessa stanza di un b&b per tre giorni. E qui, da domenica 12 a mercoledì 14 giugno, secondo la denuncia della ventottenne inglese, il premio Oscar avrebbe abusato tre volte di lei.
Il Riesame: «Non ci fu costrizione»
I magistrati del Riesame di Lecce, dopo aver analizzato i messaggi scambiati tra Haggis e la donna, si fecero un’idea precisa parlando di «un corteggiamento che la donna rivolge al regista al fine di incontrarlo e passare alcuni giorni in sua compagnia, probabilmente per instaurare una relazione personale, più che professionale, tanto che decide di condividere la medesima camera e, dunque, lo stesso letto». Inoltre, la giovane e una sua amica in un dialogo parlano «di ricerca di partner economicamente forti, tanto da garantire loro un adeguato benessere che sarebbe ricompensato dalla disponibilità sessuale». Infine, sempre i giudici del Riesame sottolineano in un altro passaggio «l’assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell’indagato al fine di consumare gli atti sessuali» e rilevano « la spontanea permanenza presso la sede dell’indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate e le modalità di commiato adottate». Ora la giovanbe donna potrà anche decidere di opporsi alla richiesta di archiviazione.
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