DAL NOSTRO INVIATO TEL AVIV I palloncini che colorano la piazza sono arancio come il ciuffo pel di carota del piccolo Kfir Bibas. Ha 9 mesi nel video ripreso dai terroristi, la madre lo tiene stretto assieme al fratellino Ariel, 5 anni, mentre gli uomini in mimetica la spintonano verso i furgoni, i capelli rossi di tutti e tre sono l’ultima immagine ravvicinata di chi si sta gi� allontanando dalla vita normale. Che non si ferma nel tempo sospeso della prigionia, Kfir ha compiuto 10 mesi da prigioniero, la famiglia � stata passata da Hamas a un altro gruppo, non � chiaro se possa recuperarla per lo scambio: cos� il bimbo pi� giovane non � ancora stato rimandato a casa.
Israele, liberati altri dodici ostaggi ma non c’è il piccolo Kfir
Si tratta per stabilizzare l’accordo ed arrivare ad una tregua ad oltranza. Resta prigioniero il bimbo di 10 mesi che � stato passato da Hamas ad un altro gruppo

Parenti della famiglia di Kfire dimostranti liberano alcuni palloncini arancioni per il rilascio del piccolo, rapito insieme ai genitori e al fratellino Ariel, fuori dal museo di Tel Aviv,
�Sono vostri nemici? L’Islam insegna a rapire gli infanti? Ogni momento che passa sono sempre pi� in pericolo�, si appellano i parenti dal microfono in piazza dei Dispersi, com’� stato rinominato il quadrato di pietre bianche davanti al museo di Tel Aviv. Qui si ritrovano a migliaia ogni sera, il rituale della gioia e della sorpresa — i volti dei liberati che appaiono sfuocati dietro i finestrini dei fuoristrada della Croce Rossa Internazionale — guastato dal numero di ostaggi rimasti nella Striscia, 180: � il rilascio lento imposto da Yahya Sinwar , il capo dei capi, che ha bisogno di allungare la tregua, non c’� tregua per� per chi aspetta e non pu� smettere di sperare. A 53 giorni dai massacri del 7 ottobre, 1.200 israeliani ammazzati nel Sud del Paese, i medici ancora stanno identificando i cadaveri e i dispersi possono diventare persi per sempre, come Ravid Katz, la famiglia ha saputo ieri che era morto in quell’alba di orrore.
I passaggi
La quinta corsa a tappe verso la libert� — tra consegne, passaggi d’auto e passaggi segreti — ha riportato in Israele, oltre a due thailandesi che lavoravano nei campi attorno a Gaza, Clara Marman con la sorella Gabriela Lemberg e sua figlia Mia, 17 anni, in braccio il suo cagnolino; Ditza Heiman, Tamar Metzger, Noralin Babadila Agojo, Ada Sagi, Meirav Tal, Rimon Kirsht, Ofelia Roitman. Tra i 30 palestinesi che escono dal carcere, anche Ahed Tamimi, considerata un simbolo nei villaggi della Cisgiordania. Il boss fondamentalista cerca di sfruttare lo smottamento emotivo nell’opinione pubblica israeliana: la maggioranza adesso sostiene che l’obiettivo principale della guerra � il ritorno dei sequestrati.
William Burns, capo della Cia, David Barnea, direttore del Mossad, e Abbas Kamel, la superspia egiziana, starebbero discutendo in Qatar un’intesa globale: tutti i sequestrati compresi i soldati per migliaia di detenuti palestinesi. A sfavore di Sinwar gioca l’apparente fermezza del consiglio di guerra ristretto che lascia spazio solo a 5 giorni in pi� di cessate il fuoco, dopo luned� prossimo i combattimenti riprenderanno e si espanderanno nelle aree a sud dei 363 chilometri quadrati, ieri alcuni militari sono stati feriti da esplosivi piazzati dai paramilitari tra accuse reciproche di violazione del cessate il fuoco. I palestinesi ammazzati sono 16 mila, secondo l’Organizzazione mondiale della sanit� potrebbe morirne di pi� per le malattie.
Le torture
A sfavore di Sinwar giocano anche le testimonianze di quanti sono emersi dal buio delle segrete, racconti che stanno riaccendendo la rabbia dei primi giorni dopo gli assalti. Eitan Yahalomi, 12 anni, sarebbe stato costretto a guardare con altri ragazzini — racconta la zia al telegiornale — i video della mattanza e a quelli che piangevano veniva puntata contro la canna del fucile mitragliatore. Alle ragazze ripetevano che nessuno le voleva indietro e che se avessero parlato della detenzione sarebbero andati a ucciderle. Il premier Benjamin Netanyahu guida la campagna militare ma non abbandona le mosse da campagna elettorale. Ha permesso a Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, di far approvare un budget di emergenza per il conflitto che distribuisce anche milioni alle scuole religiose ultraortodosse e alle colonie. Per Bibi la priorit� sembra accontentare gli alleati nella coalizione di estrema destra, rispondere alle esigenze dei coloni oltranzisti e messianici che Smotrich rappresenta.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
28 novembre 2023 (modifica il 28 novembre 2023 | 22:51)
© RIPRODUZIONE RISERVATA