Suicidio Emmanuelle Debever, altre sedici donne accusano Gérard Depardieu

L'attrice francese Emmanuelle Debever, 60 anni, si è tolta la vita gettandosi nella Senna a Parigi. Era stata una delle prime a denunciare per violenza sessuale Gérard Depardieu. La morte dell’attrice è avvenuta il 7 dicembre, giorno in cui è stato trasmesso dalla tv France 2 il programma Complément d'enquête, inchiesta sui casi di presunte violenze sessuali commesse dall'attore francese, dal titolo Gérard Depardieu: la chute de l'ogre.

Ma Deber non era stata l’unica a incolpare Depardieu: pochi giorni fa, infatti, erano arrivate altre accuse contro di lui da Hélène Darras. L’attrice ha dichiarato che Depardieu l’ha aggredita sessualmente sul set del film Disco del 2007. L’accusa di Darras viene dopo quella l'attrice Charlotte Arnould che aveva presentato una denuncia nel 2018 accusando l'attore di stupro. Il caso di Arnould è attualmente in fase di discussione in tribunale.

Depardieu ha negato tutte le accuse. Nell'intervista andata in onda nel programma Complément d'enquête Darras racconta come Depardieu l'avrebbe molestata sul set di Disco quando aveva 26 anni e aveva ottenuto un ruolo da comparsa come concorrente di una competizione di ballo. La commedia del regista Fabien Onteniente ha come protagonista Franck Dubosc, mentre Depardieu ha avuto solo un ruolo di supporto. "Mi guardava come se fossi un pezzo di carne", ha detto Darras di Depardieu in un estratto dell'intervista. Secondo il racconto, l'attore avrebbe notato che la donna indossava un vestito molto attillato come parte del suo costume, e si sarebbe "avvicinato a me e poi mi ha passato la mano sui fianchi e sulle natiche". All'epoca, Darras disse di non aver denunciato la star per paura della sua futura carriera. "Ero una comparsa. Non avevo nemmeno finito la scuola di teatro. Volevo davvero fare l'attrice e non volevo essere inserita nella lista nera a 26 anni", ha detto a Complément d'Enquête. Almeno sedici donne hanno accusato l'attore dal doppio passaporto francese e russo di violenze sessiste e sessuali.

Qualche giorno fa è anche emerso un video del 2018 girato in Corea del Nord per le celebrazioni dei 70 anni del regime di Pyongyang, al fianco dello scrittore e regista francese, Yann Moix. Al ritorno, quest'ultimo monta un documentario, mai visto né trasmesso prima, di cui sempre il programma Complément d'enquete ha diffuso alcuni imbarazzanti estratti. Nel video la stessa interprete scelta per accompagnare Depardieu in Corea del Nord è oggetto di avance e commenti sessisti.