Stellantis, stop a Mirafiori fino ad aprile: sette settimane di cassa integrazione
L'azienda ha comunicato ai sindacati lo stop produttivo dal 12 febbraio fino al 30 marzo
Mirafiori è in panne. Dopo aver comunicato lo stop delle linee produttive dal 12 febbraio al 3 marzo, Stellantis annuncia ai sindacati altre 4 settimane di cassa integrazione fino al 30 marzo. In pratica lo stabilimento si fermerà per quasi due mesi, circa sette settimane in tutto. Del resto il ceo di Stellantis Carlos Tavares aveva anticipato la crisi di Mirafiori in un'intervista a Bloomberg: «Senza sussidi all'auto elettrica Mirafiori e Pomigliano sono a rischio tagli».
Per i 3.400 lavoratori delle Carrozzerie la notizia è una doccia freddissima, che oltre a decurtare lo stipendio, mette fine al sogno della salita produttiva di Mirafiori, guidata dalla commercializzazione della 500e negli Stati Uniti, partita proprio in questi giorni con Jennifer Lopez come testimonial della campagna pubblicitaria.
Stando ai rumor la produzione della 500 elettrica dovrebbe poi tornare a un solo turno, quindi 200 vetture al giorno, la metà di quante ne sono state assemblate (in media al giorno) nel 2023. Tradotto: a questo ritmo il traguardo delle 100 mila vetture non solo rischia di diventare irraggiungibile ma il bilancio di fine anno dovrebbe essere di almeno 20 mila vetture l'anno in meno. Quindi: 40-50 mila auto. Un quarto di quanto ne dovrebbe sfornare l'impianto per essere sostenibile.
E con il rinvio della produzione della Berlina Maserati, la fine del ciclo di Quattroporte e Ghibli, e presto anche della vecchia Levante, Mirafiori assemblerà pochissime auto. I sindacati chiedono un nuovo modello per far sopravvivere l'impianto che però al momento non si vede all'orizzonte.
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