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Bari, nella sede del Tar una banca fantasma. I racconti di due clienti: «Noi truffati, così abbiamo perso i nostri risparmi»
La storia comincia nel 2019, Diego Ceglie spiega: «Era luglio del 2019, quando un consulente finanziario nonché nostro amico da più di 20 anni che ci aveva sempre guidato negli investimenti nonché gestito i nostri risparmi, ci propose di investire il nostro capitale in una banca estera con sede a Londra, di nome Bandenia. Investimento con vincolo minimo di 24 mesi». Dopo alcune settimane, il primo intoppo. Ceglie spiega: «A gennaio 2020 provammo ad effettuare un pagamento di importo molto basso con la carta prepagata che ci era stata fornita, ma questo non andò a buon fine a causa di fondi non sufficienti - e continua - il nostro amico ci mostrò una lettera interna della banca in cui vi era un elenco di tutti i clienti che avevano riscontrato come noi delle difficoltà di questo tipo». Allora Ceglie decide di recarsi personalmente nella filiale di piazza Massari. «Si mostrarono tutti increduli dell’accaduto e ci riferirono che avrebbero preso provvedimenti nei confronti del nostro consulente - aggiunge Ceglie - e quando chiedemmo di recedere dall’investimento, ci venne opposta l’impossibilità prima della scadenza dei 24 mesi». La situazione diventa poi preoccupante dopo il Covid. «Con il lockdown iniziarono i ritardi nell’accreditamento degli interessi - racconta ancora Ceglie -, a dicembre 2020 fummo convocati dalla Guardia di Finanza e in quell’occasione venimmo a conoscenza dell’esistenza di un’indagine della Procura della Repubblica di Bari» e infatti «allo scadere dei 24 mesi il nostro capitale non ci è stato restituito, anzi l’investimento è stato rinnovato per un periodo di uguale durata a causa della mancanza di una comunicazione preventiva ufficiale da parte nostra che sarebbe dovuta avvenire 6 mesi prima della scadenza mediante posta raccomandata. Abbiamo riottenuto solo una cifra che orbita intorni ai 20 mila euro».