L'inchiesta su Toti, Francesco Moncada: «Ho sempre rispettato la legge, nessun accordo illecito»
L'ex consigliere di Esselunga costretto a dimettersi per le contestazioni sulle pratiche relative a due supermercati. Ha risposto a tutte le domande del gip di Genova. «Da parte mia assoluta trasparenza»
Si è dichiarato «innocente rispetto ai fatti contestati» Francesco Moncada, ex consigliere di Esselunga, costretto a lasciare l’incarico dalla misura interdittiva scattata nell’ambito dell’inchiesta sul presidente della Liguria Giovanni Toti. Moncada, difeso da Paola Severino, è accusato di presunti episodi di corruzione che sarebbero legati alle pratiche per due nuovi supermercati a Savona e Sestri Ponente, velocizzate secondo la Procura tramite versamenti pubblicitari a una tv locale che in realtà sarebbero serviti per la campagna elettorale della lista «Toti con Bucci» in Comune a Genova. Contestazioni che Moncada ha respinto con fermezza di fronte al gip Paola Falcioni, che l’ha interrogato oggi, 13 maggio.
In particolare, come si legge in una nota dello studio legale, «ha sottolineato che in occasione dell'incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire "alla luce del giorno" ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito».
«Quanto agli aspetti tecnici e burocratici della pratica di Sestri - prosegue la nota - Moncada ha sottolineato che essa ha avuto un iter molto lungo e articolato, avviata a livello Comunale nel lontano agosto 2010, passato attraverso sentenze favorevoli del Tar e del Consiglio di Stato, e infine approdata in questi giorni alla fase della prima conferenza dei servizi. Di contro la pratica di Savona non necessitava di alcun passaggio regionale».
«Moncada ha inoltre precisato - continua la difesa - che il contratto con la Società Programmazioni Televisive spa non ha nulla a che fare con la contestazione, riguardando esclusivamente la programmazione televisiva e non la pubblicità di Terrazza Colombo».