Gaza, gli aiuti dal cielo: gli Usa lanciano 38 mila pasti pronti

di Leonard Berberi

Tre C-130 statunitensi in volo sganciano 66 �pacchi� da un altezza di mille metri. Nessun medicinale consegnato: �Sono troppo fragili�

Gaza, gli aiuti dal cielo: gli Usa lanciano 38 mila pasti pronti

I pacchi statunitensi paracadutati sulla Striscia (Afp)

Tre C-130 statunitensi hanno lanciato — via aria — alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza 66 pacchi con oltre 38 mila pasti pronti . Gli Usa si aggiungono cos� a quello che stanno facendo da giorni Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Francia. Ma queste operazioni umanitarie, secondo gli esperti, sono costose, complicate e meno efficaci del trasporto via terra sui camion. Non solo. Rischiano anche di scatenare una guerra tra disperati se non vengono pianificate nel dettaglio.

�I lanci dai velivoli sono una modalit� di consegna estrema e adottabile solo quando tutte le altre opzioni falliscono�, sostiene il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Tanto per fare un confronto: in media un aereo militare pu� portare l’equivalente di cibo e beni di prima necessit� di due camion. E il costo del trasferimento via aria varia dai 1.300 ai 1.500 dollari a tonnellata, 7-10 volte superiore a quello via gomma.

Ma come funziona? Il �viaggio� degli aiuti inizia nel magazzino. Nelle confezioni vengono inseriti alimenti in grado di resistere alla violenza dell’impatto a terra come il riso, il grano, la farina, i piselli, lo zucchero, i ceci, acqua e olio vegetale. I medicinali vengono evitati in questo tipo di operazioni perch� hanno meno probabilit� di arrivare intatti. Il tutto viene avvolto da un imballaggio robusto che funge da �cuscinetto� al momento dell’impatto al suolo. I pacchetti di solito hanno colori diversi: blu (o verde) per i nutrienti, bianco per i cereali, rosso per i legumi. Ogni aereo pu� contenere tra le 26 e le 30 tonnellate, con un tasso di perdita del cibo che oscilla tra lo 0,5- e l’1%.

In parallelo viene deciso il piano di volo. Il personale militare studia la situazione a terra: il tasso di rischio determina l’altezza dalla quale vengono lanciati gli aiuti. In un territorio �tranquillo� e con spazi liberi sufficienti i velivoli sorvolano a quote basse, tra i 100 e 300 metri, cosa che consentirebbe di far cadere i pacchi senza paracadute. Per quanto riguarda Gaza — densamente abitata e costruita — gli americani hanno optato per una quota pi� alta, di almeno mille metri, e quindi il cibo � stato raggruppato nei pallet dotati di paracadute.

L’altro aspetto riguarda le condizioni meteo. I piloti ne tengono conto, quando sganciano, per evitare che i pallet finiscano in mare o in aree difficilmente accessibili. Anche un’improvvisa folata di vento pu� spostare i pacchi di centinaia di metri. La precisione � cruciale. Tant’� vero che nel piano di volo viene indicata anche l’area di �atterraggio� dei pacchi: una zona senza ostacoli, meglio se una distesa di terra visibile dall’alto, che potrebbe essere grande da un campo di calcio (circa 100 x 60 metri) a un appezzamento di 1.000 x 1.500 metri (per i lanci da 5-7 mila metri d’altezza). Gli Usa hanno utilizzato i C-130, in grado di trasportare 16 pallet, contro i 40 dei C-17.

Una volta sopra al luogo designato il carico viene sganciato: la discesa col paracaduto avviene a una velocit� di circa 85 km/h. E qui c’� un altro problema per gli americani. Senza una presenza militare statunitense sul posto, non c’� alcuna garanzia che gli aiuti non finiscano nelle mani di Hamas. Questo tipo di missione infatti prevede sempre la presenza, a terra, di addetti che si occupano di dare l’ok al lancio (perch� l’area � libera), poi della raccolta dei pallet, del loro trasferimento nei centri appositi e della distribuzione dei generi alimentari alla popolazione


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2 marzo 2024 (modifica il 2 marzo 2024 | 21:57)

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