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Smog in Lombardia, polveri sottili ancora sopra il limite. In vigore le misure di primo livello anti inquinamento
Intanto è stata lanciata su Change.org una petizione, firmata da Francesca Amami e sottoscritta da 14 mila persone in meno di 48 ore. «Chiediamo immediati provvedimenti con blocco parziale o totale delle auto per il periodo di tempo necessario a ristabilire una qualità dell'aria che rispetti gli standard dell'Oms e la reintroduzione obbligatoria dello smart working per tutti i lavoratori delle aziende il cui lavoro può essere svolto da remoto», è la richiesta dei firmatari. «Io, abitante di Milano, insieme a molti altri cittadini, siamo profondamente preoccupati per il crescente inquinamento atmosferico nella nostra amata città», spiega Amami. Che aggiunge: «Viviamo a Milano e teniamo alla nostra salute. L'inquinamento dell'aria è una minaccia reale e costante che sta avendo un impatto negativo sulla nostra salute e sul nostro benessere. Secondo l'Agenzia europea per l'ambiente (Eea), Milano è tra le città italiane con il più alto livello di particolato fine (Pm2.5), una delle principali cause di problemi respiratori tra gli abitanti della città. Questo problema non può essere ignorato». La richiesta, rivolta al sindaco Sala, al Comune di Milano e a tutta la Regione Lombardia, è di «prendere provvedimenti urgenti e seri per migliorare la situazione dell'inquinamento atmosferico nella nostra città e in tutta la provincia. Questo include l'adozione di politiche più rigide sull'emissione dei veicoli, il potenziamento del trasporto pubblico ecologico, la promozione della mobilità sostenibile come il ciclismo o camminare a piedi». I firmatari concludono il loro appello ricordando che «la qualità dell'aria che respiriamo ogni giorno influisce direttamente sulla nostra salute ed è nostro diritto vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per noi stessi, i nostri figli e le future generazioni che chiameranno Milano casa loro, vi esortiamo ad agire ora. Questa è un'emergenza sanitaria e come tale va trattata».