Sinner e l'infortunio, perché si è fermato ora: gli errori e la decisione

Aveva un fastidio all’anca? Non poteva immaginare che fosse una cosa seria come appare in queste ore. I giocatori di tennis ne hanno sempre una, sono monumenti viventi all’Ibuprofene e a qualunque altro antidolorifico. Nessuno ha mai rimproverato Rafael Nadal per avere portato il suo fisico al limite, scendendo in campo menomato. Ora Jannik sa che incombe una nuvola nera, si spera di passaggio. Forse cambierà qualcosa, nel suo calendario e nel suo tennis percussivo. Nell’attesa, si potrebbero evitare anche le lamentazioni contro un sistema che sta spostando sempre più in là la soglia dell’usura fisica. Perché di questo tennis 4.0, perennemente accelerato, Jannik ne è il prototipo. Se è il nostro Panda, preserviamolo accettando gli imprevisti, senza addossargli responsabilità che sono la semplice proiezione del nostro disappunto. Lui ha seguito il proprio istinto. Come fanno gli altri campioni attualmente nella lista degli infortunati. Sono atleti, non impiegati del catasto.