Burgsmuller e Nadal, il primo avversario a Parigi nel 2005

Tutti gli occhi del tennis sono puntati su di lui, Rafa Nadal, tornato a vincere a Brisbane dopo un’assenza forzata di 349 giorni. In pochi si sono persi il suo rientro in Australia, uno di questi probabilmente � Lars Burgsmuller, ex tennista tedesco, reduce da una settimana bianca in Austria insieme alla moglie Katja e ai tre figli Mika, Jonas e Nikolas.

L’attesa che si respira intorno allo spagnolo ricorda quella del 2005, quando il maiorchino — non ancora 19enne ma gi� numero 5 al mondo — esordiva al Roland Garros, lo Slam che pi� di tutti gli altri lo avrebbe fatto diventare leggenda (14 trionfi). Chi c’era dall’altra parte della rete? �Io – esclama divertito Lars – ogni tanto lo racconto ai miei colleghi. C’� qualcuno che ancora non mi crede…�. Burgsmuller, uno dei giocatori migliori in Germania alla fine dell’era Becker/Graf – 12 partecipazioni all’Australian Open, un torneo Atp in bacheca e il n� 65 come best ranking – oggi ha 48 anni e lavora come radiologo in un ospedale di Essen, secondo centro pi� grande della Ruhr dopo Dortmund, dove fra i tanti compiti si prende cura dei pazienti malati di cancro: �I sorrisi di chi sconfigge la malattia sono il mio punto pi� bello�.

Roland Garros 2005, via alla storia di Nadal

Di quella partita persa in tre set conserva solo una videocassetta. Ogni tanto risponde alle domande dei figli, che lo hanno beccato girovagando su YouTube: fra le immagini c’� Nadal con la faccia di un ragazzino, i capelli lunghi, la canottiera verde e i pantaloni bianchi da pescatore. Per alcuni � gi� il giocatore pi� forte del mondo sulla terra, in quanto reduce dalle vittorie di Costa do Sauipe, Acapulco, Montecarlo, Barcellona e Roma e finalmente pu� partecipare allo Slam francese, sempre saltato per infortunio: �Mentre tutti lo osannavano, io provavo a convincermi che avrei potuto vincere il match — ricorda Lars — sapevo di cosa fosse capace, quando pensavi di aver realizzato il punto ecco che lui ti ributtava la pallina indietro. Lo conoscevo, le avevo gi� prese un anno prima a Indian Wells�.

Chi � Burgsmuller

In quel match Lars viene strapazzato in tre set (6-1, 7-6, 6-1). Nadal non gli concede neanche un break e lo martella con l’88% sulla prima e 38 vincenti. In conferenza stampa, per�, Rafa storce il naso: �Devo aumentare la fiducia nei miei colpi�. Poi, a causa di un inglese ancora zoppicante, risponde deciso a qualche risata di troppo: �Smettetela, senn� non ci provo pi��. Dal canto suo Burgsmuller, inconsapevole di essere appena entrato nella storia con quella sconfitta, si ritirer� nel 2008: �Ho affrontato Agassi a Wimbledon, Nadal al Roland Garros, Federer allo Us Open e Djokovic in una finale Challenger. Quando ho detto basta, ho pensato a lungo a cosa fare. Ho provato ad allenare giovani talenti, ma non ce la facevo pi� a viaggiare. Per il tennis ho girovagato per oltre 50 Paesi, sentivo la necessit� di stare con la mia famiglia�.

Da l� la scelta di far rifiorire il desiderio cullato fin da bambino, cio� quello di diventare un medico: �Lo avevo accantonato una volta iniziata la mia carriera. “Gioco un anno e poi mi rimetto sui libri”, mi ero detto. Peccato che alla fine gli anni siano stati 15�. L’inizio non � stato semplice: �Ho stravolto la mia vita. Da un’attivit� fisica costante, in cui mi allenavo tutti i giorni, sono passato a trascorrere ore sui libri seduto a una scrivania per leggere, memorizzare, imparare – sorride – ma l’ho presa proprio come una partita di tennis. Un punto alla volta, ho vinto cos�. Per sua fortuna, a questo giro, dall’altra parte non ha trovato Nadal, a cui sar� eternamente legato.

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