Indonesia, il “nonno amorevole” star dei social verso la presidenza. Ma Subianto è un ex generale sospettato di efferati crimini

PECHINO - Genero del vecchio dittatore, ex comandante delle forze speciali dalle mani macchiate di sangue di decine di attivisti fatti sparire, e ora star dei social che cerca di ingraziarsi il voto dei più giovani presentandosi come “nonno tenero e coccolone”: Prabowo Subianto si appresta a vincere le elezioni della prossima settimana in Indonesia, la terza democrazia più grande al mondo.Settantadue anni, Prabowo, attuale ministro della Difesa, è in testa negli ultimi sondaggi (51,8%) per succedere al popolare presidente Joko Widodo che per limiti costituzionali dovrà lasciare il potere.

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Si vota il 14 febbraio. Il compagno di corsa di Prabowo è proprio il figlio maggiore di Widodo, Gibran Rakabuming Raka, 36 anni (la Corte costituzionale, il cui giudice capo è il cognato di Widodo, ha fatto un'eccezione alla regola che impedisce ai candidati sotto i 40 anni di candidarsi). Scelta che molti analisti vedono come una tacita benedizione del presidente uscente a Prabowo, e un modo per Widodo per continuare a manovrare il potere da dietro le quinte.

Per vincere Prabowo sta dando una bella ripulita alla sua immagine, affidandosi ad una martellante campagna sui social, in un Paese dove gli utenti della Rete sono 167 milioni su 205 milioni di elettori indonesiani. Pare funzionare alla grande. Virali sono i suoi video su TikTok (l'Indonesia ha più utenti di qualsiasi altro Paese, esclusa l’America) dove ai comizi ha brevettato un passo di danza, a dire la verità un po’ goffo. Pure il suo gatto, Bobby, ha un account Instagram seguitissimo dove descrive il suo padrone come un “patriota”. Gli account ufficiali di Prabowo su Facebook hanno speso 144mila dollari in pubblicità negli ultimi tre mesi, secondo i dati di Meta. Le strade delle città sono invece piene di poster che ritraggono Prabowo come un paffuto personaggio dei cartoni animati.

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“Questo nuovo avatar è presente in tutta l'Indonesia", afferma alla Bcc Yoes C Kenawas, ricercatore presso l'Università Atma Jaya. "È così che stanno ammorbidendo la sua immagine. E finora ha avuto successo”.È la terza volta che Prabowo si candida a presidente: ci provò anche nel 2014 e nel 2019. Si rivolge ora alle giovani generazioni, che spesso del periodo violento della dittatura di Suharto - periodo durante il quale proprio Prabowo raggiunse l’apice del suo potere - non si ricordano.

Nato a Giacarta nel 1951 in una famiglia molto benestante, il padre era un noto economista ed ex ministro delle Finanze. Nel 1957 lascia l’Indonesia assieme al padre e trascorre un decennio della sua infanzia in Europa: Svizzera e Regno Unito. Tornato in patria, a metà degli Anni ‘70 si arruola nell’esercito, scala tutti i ranghi fino a diventare capitano del Kopassus, le forze speciali d’élite. Sposa una delle figlie di Suharto, entrando a far parte così della cerchia ristretta del dittatore. La coppia divorzia nel 1998, lo stesso anno in cui Suharto è costretto a dimettersi dopo 30 anni di potere.

Quando la dittatura si sgretola alla fine degli Anni ’90, il Kopassus di cui era comandante viene accusato di aver rapito più di 20 studenti che si opponevano al regime. “Almeno una dozzina di loro sono ancora dispersi e si teme che siano morti. Quelli che sono sopravvissuti hanno dichiarato di essere stati torturati”, ricorda la Bbc. Prabowo è accusato di aver ordinato atrocità pure nell'ex territorio indonesiano di Timor Est durante l’occupazione negli Anni ‘80. Congedato dall’esercito, va in auto-esilio in Giordania. Poi nel 2019 la riabilitazione con l’attuale presidente Widodo che lo nomina ministro della Difesa. Prima di entrare in politica si era dato molto da fare nel business dell’olio di palma e dell’energia. Suo fratello è proprietario del Gruppo Arsari, che controlla centinaia di migliaia di ettari di concessioni nel sito previsto per la nuova capitale, Nusantara, che dovrà rimpiazzare Giacarta.

La probabilità di vittoria di Prabowo sta allarmando gli attivisti per i diritti. "Non solo il governo non è riuscito a risolvere le gravi violazioni dei diritti umani commesse in passato, ma è anche responsabile dell'ascesa di un trasgressore dei diritti umani alle prossime elezioni presidenziali", ha dichiarato nei giorni scorsi Usman Hamid, direttore esecutivo di Amnesty International Indonesia.

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Se nessun candidato otterrà più del 50% dei voti il 14 febbraio, si andrà al ballottaggio a fine giugno. Gli altri due aspiranti presidenti sono Anies Baswedan, ex governatore di Giacarta, e Ganjar Pranowo, ex governatore della provincia di Giava Centrale: entrambi più qualificati e competenti di Prabowo secondo gli analisti. Non è ancora chiaro quale sia esattamente il suo programma se verrà eletto: al momento si è impegnato a portare avanti le politiche del presidente uscente Widodo, tra cui una politica industriale incentrata sul nichel e un piano per trasferire la capitale da Giacarta a una nuova città nella giungla del Borneo.