Il marito litiga con dei vicini e viene aggredito, la donna per lo spavento perde il bimbo all’ottavo mese di gravidanza
Assiste all’aggressione del marito, nata da un diverbio per futili motivi, e lei, 27 anni, all’ottavo mese di gravidanza, per lo spavento perde il bimbo. I medici dell’ospedale Maria Vittoria di Torino hanno fatto di tutto per provare a salvare il bambino di una donna di origini rom, che vive con il marito, 30 anni, in un camper nel quartiere di Barriera di Milano.
Gli specialisti del pronto soccorso le hanno praticato un cesareo d’urgenza, ma per il piccolo non c’è stato nulla da fare. La donna è ancora sedata, ricoverata in rianimazione, in condizioni stabili.
Dopo che la notizia della perdita del bambino si è diffusa nella comunità rom, domenica pomeriggio di fronte all’ospedale è montato il caos. Verso le 15 sono intervenuti persino i blindati del reparto Mobile per calmare i parenti della donna, arrivati di fronte all’ospedale con diversi camper. All’inizio si è sparsa la voce che la signora fosse vittima di maltrattamenti da parte del marito, ma si è trattato di una ricostruzione infondata.
La donna abita con il marito in un camper posteggiato in via Cimarosa, vicino ad altre famiglie rom. Domenica il marito ha avuto un diverbio per ragioni di convivenza con alcuni vicini, è stato aggredito da tre persone e ha riportato delle lievi escoriazioni al braccio.
La scena ha spaventato molto la moglie della vittima, che soffriva già di ipertensione, come hanno ricostruito gli agenti della polizia locale di Torino. La donna ha accusato un malore ed è stata accompagnata con il camper in ospedale, dove poi, nonostante gli sforzi dei medici, ha perso il figlio.