Ion, verso lo stop a Pignataro: sull’acquisizione di Prelios il governo mette il veto

Secondo alcune fonti ci sarebbero stati incontri anche all’inizio di questa settimana. L’esercizio del golden power ha lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società che operano in settori reputati strategici e di interesse nazionale (difesa, sicurezza, energia, trasporti, comunicazione). Che cos’abbia Prelios di strategico per il Paese non è chiaro: gestisce immobili e crediti non performing, ha piattaforme di analisi del rischio immobiliare. Di sicuro aggiunge un notevole database alla già nutritissima banca dati dell’imprenditore bolognese che ha come clienti il 30% della banche centrali e duemila tra le più importanti società del mondo. Ma sui bilanci del gruppo, e in particolare sul debito (10 miliardi secondo una parziale ricostruzione), c’è scarsa visibilità nella miriade di holding in Irlanda e Lussemburgo. Il precedente risale all’estate 2022 quando il governo avviò contro Ion un procedimento sanzionatorio, poi archiviato a gennaio 2023, per la presunta mancata notifica del pegno sulle azioni Cerved e della fusione con Castor, il veicolo dell’acquisizione.