Pnrr, sugli asili il governo promette un “secondo piano”

Sugli asili sarà successivamente adottato un secondo Piano asili, anche grazie alla possibilità di utilizzare i circa 900 milioni di euro di risorse nazionali rimodulate da altri piani di edilizia scolastica che la Commissione ha ammesso a finanziamento nell'ambito del Pnrr.

Ecco quanto indicano fonti di Palazzo Chigi, all’indomani della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, bollinata da Bruxelles, che ha rivisto l’impegno italiano sui nuovi posti per bimbe e bimbe scendere a quota 150mila, centomila in meno rispetto al target finale che nei mesi scorsi era stato già ridimensionato, da 264.480 a 250 mila.

Il governo sostiene che il secondo Piano rappresenta un impegno concreto per il raggiungimento del livello del 45% di copertura del servizio a livello nazionale entro il 2030 stabilito nel Consiglio Ue del 2021.

Le stessi fonti ricordano che la Commissione ha approvato la modifica del target finale degli asili nido e delle scuole dell'infanzia da 264.480 a 150.480, di cui ha parlato Repubblica. E spiegano che la rimodulazione si è resa necessaria per la crescita dei costi delle materie prime e perché la Commissione non ha ritenuto ammissibili gli interventi di messa in sicurezza, di demolizione e ricostruzione, nonché i centri polifunzionali, selezionati nel 2021-2022 dal precedente governo.

Il governo, nonostante ciò, fa comunque sapere che "non sarà definanziato nessun intervento già aggiudicato".