Eloisa Coiro, chi è la mezzofondista dei Parioli che esordisce alle Olimpiadi di Parigi: «Occasione che non posso sprecare»

diValerio Vecchiarelli

La 24enne laureata in Economia e finanza alla Luiss pronta per le batterie degli 800 metri (oggi alle 19.45) dopo le lacrime agli Europei di Roma

Eloisa Coiro, chi è la mezzofondista dei Parioli che esordisce alle Olimpiadi di Parigi: «Occasione che non posso sprecare»

Eloisa Coiro, chi è l'atleta romana che oggi gareggia a Parigi (Ansa)

Il primo giorno dell’atletica dentro allo Stade de France regalerà a Eloisa Coiro, 24 anni dai Parioli, l’emozione dell’esordio sul palcoscenico olimpico

Batterie degli 800 metri (ore 19.45) per dimenticare le lacrime di Roma, dei suoi Europei, nel suo stadio, davanti alla sua famiglia, quando le gambe si inchiodarono in batteria stritolate dalla tensione e ogni promessa rotolò tra le corsie dell’Olimpico inseguita dalla frustrazione. Si volta pagina e si sale di livello due mesi dopo la grande delusione domestica, la ragazza che non saprebbe correre senza studiare o che non riuscirebbe a studiare senza correre, vuole andare avanti, sgomitare nel mondo che interpreta due giri di pista a pazza velocità, regalarsi un sorriso.

Diplomata allo Chateaubriand, laureata alla Luiss

Eloisa Coiro coltiva sogni proibiti con i piedi ben piantati in terra, un diploma di maturità al liceo francese Chateaubriand, la laurea in Economia e finanza alla Luiss volata come se si dovesse battere un record in pista, il biennio magistrale in management già in dirittura d’arrivo: «E sì, oggi l’atletica è la mia vita, scandisce le mie giornate e le mie prospettive, ma non potrei correre senza sapere che di pari passo con la fatica dell’atleta devo allenare il mio impegno nello studio».

Eloisa Coiro: «È una fortuna partecipare a un'Olimpiade»

Semifinalista ai Mondiali di Budapest lo scorso anno e a quelli indoor di Glasgow in inverno, a Parigi vuole spingersi più in là possibile, sapendo che il mondo nel doppio giro di pista sembra essere una riserva di caccia proibita: «Nella vita di una ragazza che fa sport poter partecipare a un’Olimpiade è una fortuna che chiunque si metta in gioco contro i propri limiti, almeno una volta vorrebbe vivere. Ecco, non posso sprecarla».
I primi passi di corsa sulla pista dello stadio Paolo Rosi, dove era finita per caso perché il professore di scienze motorie alle medie le aveva consigliato di provare dopo averla vista all’opera in una garetta scolastica: «Sinceramente non ricordo molto di quel primo approccio con l’atletica, anzi non mi piacque molto, a quell’età ci si vuole divertire, non certo faticare».

I consigli di Emilio De Bonis

Ci pensò lo scopritore di talenti romani Emilio De Bonis, l’allenatore di allora e il consigliere di eccezione di oggi che è entrata nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre, a farle cambiare idea. La tesserò per il club Roma Acqua Acetosa, le prime gare, i primi successi, l’atletica e lo studio, la strada di Eloisa Coiro aveva preso a correre veloce. Fino ai Mondiali di Budapest 2023, al muro dei 2 minuti, la discriminante che divide il mondo del mezzofondo veloce tra la normalità e l’eccellenza, abbattuto (1’59”61 il suo personale), nuovi traguardi da progettare sui libri e inseguire sul tartan: 

«Lontano da Roma non sarei io»

«Non potrei vivere in una città diversa da Roma, più la cerco e più mi convinco che lontano da qui non sarei io». La vita sana come modello da promuovere tra i giovani, la salute, il rispetto del proprio corpo, il mangiar sano: «Per questo ogni tanto sui miei profili social posto le mie ricette. Vorrei far capire a tante ragazze della mia età che mangiar bene deve essere un piacere, non un pensiero».
Venerdì 2 agosto, ore 19.45, per Elisa Coiro è il giorno del grande traguardo: dai Parioli all’Olimpiade, un esame dopo l’altro, aspettando la laurea della pista.

2 agosto 2024 ( modifica il 2 agosto 2024 | 13:31)

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