Le multe agli Europei 2024: quale è la Nazionale più scorretta?
Sul podio dei «cattivi» ci sono tre Nazionali, altre tre invece sono state impeccabili e non hanno mai ricevuto sanzioni fino a questo momento degli Europei. La classifica
Birra scagliata addosso ai giocatori, bengala accesi in tribuna, fischi agli inni, cori razzisti. A Euro 2024 si sta vedendo un po’ di tutto, tanto che ben 21 squadre su 24 sono state multate dall’Uefa. No, noi non siamo fra quelli che possono scagliare la prima pietra: con 30mila euro di sanzione (per intemperanze dei tifosi contro la Croazia) non siamo però fra i peggiori. Le tre Nazionali che fin qui non hanno dovuto sborsare niente sono Spagna, Francia e Slovacchia. Zero di zero.
In tutto l’Uefa ha elevato multe per 1,3 milioni di euro: sul podio dei «cattivi» ci sono Croazia, Albania e Serbia, che in tre hanno pagato un terzo della cifra. Buttiamola su ridere: i croati ci devono ringraziare, perché se non li avessimo eliminati il costo sarebbe stato senz’altro più salato, ben oltre i 220.875 euro che valgono la medaglia d’oro. Seguono gli albanesi con 171.375 euro e i serbi con 166.625.
Ovviamente non è solo colpa dei tifosi: le sanzioni includono i comportamenti anche i giocatori sul campo. L’albanese Daku è stato multato di 25.000 euro per aver afferrato un megafono e insultato dal campo serbi e macedoni. «Per aver diffuso messaggi provocatori non consoni ad un evento sportivo» la motivazione addotta dal governo del calcio europeo.
Vale anche per le federazioni. La Uefa ha multato la Germania in quanto organizzatrice con 23.375 euro «per non aver protetto l’area di gioco». Troppe invasioni di campo, tornate di moda. In effetti in alcune partite si è andati oltre. Ad ogni modo sono soldi che in parte andranno per una buona causa: Euro 2024 assegna infatti la cifra record di 935 milioni di euro alle federazioni per sviluppare gli oltre 800 progetti già realizzati in 20 anni di HatTrick, il programma che distribuisce più della metà degli introiti netti a ciascuna delle 55 federazioni calcistiche europee al fine di contribuire alla crescita del calcio nel loro Paese.