Trump «non ha l’immunità penale per le pressioni sul voto del 2020»: il giudizio della Corte d’appello

di Viviana Mazza

Il processo contro l’ex presidente pu� andare avanti: � soggetto al codice penale come ogni americano, e il procedimento, anche se rimandato, continuer�

Trump «non ha l’immunità penale per le pressioni sul voto del 2020»: il giudizio della Corte d’appello

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK — Donald Trump non ha l’immunit� penale per i suoi tentativi di ribaltare il voto nel 2020, culminati nell’assalto al Campidoglio: lo ha stabilito il verdetto di tre giudici della Corte d’appello di Washington. Questo significa che per la Corte il processo federale a Washington potr� andare avanti, anche se la data d’inizio del 4 marzo � stata rimandata e Trump potr� ancora fare ricorso alla Corte Suprema (e anche al giudizio dell’intera Corte d’appello anzich� solo di tre giudici).

Il verdetto unanime delle tre giudici � arrivato ieri ed era atteso. Karen Henderson (nominata da George H.W. Bush), Florence Pan e Michelle Childs (nominate da Biden) avevano ascoltato con scetticismo, lo scorso gennaio, l’istanza d’appello presentata dai legali di Trump, che rivendicava in quanto ex presidente l’immunit� penale. Ieri hanno annunciato che, nonostante i privilegi di cui godeva in quanto presidente, oggi Trump � soggetto al codice penale come qualunque altro americano. �Per gli scopi di questo caso, l’ex presidente Trump � diventato il cittadino Trump. Ogni immunit� presidenziale che potrebbe averlo protetto mentre era in carica non lo tutela pi��.

Trump aveva fatto ricorso alla Corte d’appello dopo che la giudice Tanya Chutkan — la stessa alla quale � stato assegnato il processo contro di lui a Washington — gli aveva gi� negato l’immunit� a dicembre, spiegando che gli ex inquilini della Casa Bianca non hanno �il diritto divino dei re di evadere le responsabilit� penali che si applicano ai loro concittadini�.

Le domande delle tre giudici in appello avevano rivelato i profondi dubbi sulla validit� delle argomentazioni dell’ex presidente. La giudice Pan aveva presentato una situazione ipotetica, chiedendo se un presidente possa essere o meno incriminato se ordina alle forze speciali dei Navy Seals di assassinare un rivale politico. L’avvocato di Trump ha sostenuto che anche in questo caso non pu� essere incriminato, a meno che non sia stato prima messo sotto impeachment e condannato dal Senato. Trump � stato assolto dal Senato nei casi di impeachment e dunque l’avvocato contestava la legittimit� di un procedimento penale. Trump ha detto che consentire al caso di Jack Smith — il procuratore speciale del dipartimento di Giustizia — di proseguire sarebbe come �aprire un vaso di Pandora, qualcosa da cui la nazione non si riprenderebbe pi��, perch� porterebbe ad un ciclo di vendette in cui ogni presidente potrebbe mettere sotto processo il suo predecessore.

Il verdetto � importante per la giurisprudenza americana, perch� ha affrontato una questione su cui mai una Corte d’appello si era espressa prima: pu� un ex presidente evitare di essere giudicato dalla magistratura per qualcosa che ha fatto mentre era in carica? Trump � il primo presidente americano ad essere incriminato. Una delle tre giudici, Michelle Childs, ha notato per� che, dopo aver rassegnato le dimissioni, il presidente Richard Nixon ricevette la grazia per ogni attivit� penale che �abbia commesso o potrebbe aver commesso�: un riconoscimento, secondo lei, che avrebbe potuto essere incriminato. La questione ora � se il processo che doveva iniziare il 4 marzo e che � stato rimandato in attesa della soluzione della questione dell’immunit� potr� effettivamente avvenire prima del voto di novembre. Ottenere l’immunit� � solo uno degli obiettivi di Trump. L’altro � di rallentare a sufficienza tutti i processi . Se vince le elezioni e torna alla Casa Bianca, potr� cercare di far cadere le accuse contro di lui o di ottenere la grazia.


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6 febbraio 2024 (modifica il 6 febbraio 2024 | 17:37)

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