Taiwan resta in cima ai pensieri di Xi Jinping, che al solito pretende dagli americani la riaffermazione del principio �Esiste una sola Cina, governata da Pechino�: la conseguenza sarebbe che la provincia taiwanese deve farne parte.
Armi e istruttori militari, così gli Stati Uniti supportano Taiwan (mentre Biden incontra Xi)
Due annunci dall’isola: l’ammissione che gli Usa aiutano nell’addestramento le forze locali e l’alleanza tra i due partiti d’opposizione in vista delle presidenziali

Un soldato taiwanese nella base di Kaohsiung (Epa)
La formula, nella strategia cinese, suona come sottomissione al diritto della nuova superpotenza imperiale, ricorda il kowtow, il rito della prostrazione davanti agli imperatori da parte dei tributari stranieri nella Citt� proibita (al culmine dell’era dinastica, tutte le nazioni sotto il cielo erano considerate tributarie, da Pechino). Il problema � che Joe Biden pi� volte ha detto che in caso di invasione gli Stati Uniti non resterebbero a guardare, ma impiegherebbero la loro forza militare, schierando anche navi e aerei per difendere l’isola democratica. Ogni volta che il presidente ha parlato di intervento armato nel mare e sulle spiagge taiwanesi, i funzionari della Casa Bianca si sono affrettati a correggerlo, dicendo che niente � cambiato e il capo non voleva dire quello che ha detto. Un gioco delle parti che rientra nella storica �ambiguit� strategica�. Biden si � espresso tante volte, almeno quattro, sull’ipotesi di reazione a un’invasione cinese che non pu� essere un lapsus: vuole dire davvero che difenderebbe militarmente Taipei in caso di attacco diretto e su vasta scala, anche se resta da vedere che cosa potrebbe fare nel caso che Xi ordinasse l’accerchiamento, il blocco navale, l’occupazione degli avamposti taiwanesi a ridosso della costa continentale.
Tutte le simulazioni degli istituti strategici prevedono che in caso di guerra le flotte aeree e navali americane e cinesi subirebbero perdite devastanti, migliaia di caduti. Per inciso: all’economia globalizzata il conflitto Usa-Cina costerebbe tre trilioni di dollari, ricordano gli analisti. Con queste premesse, il dossier Taiwan � stato portato al vertice di San Francisco. I cinesi hanno fatto sapere anche in pubblico che Xi � disposto a negoziare su tutto eccetto che sul principio �Una sola Cina�. Gli americani non hanno problemi a inserire la dichiarazione nei loro comunicati, a confermare ritualmente che gli Stati Uniti �non sostengono l’indipendenza taiwanese�. Ma Xi ora vorrebbe di pi�: una dichiarazione di �opposizione all’indipendenza�. Biden vorrebbe evitare dichiarazioni nuove in questa fase, per non interferire nelle elezioni che si svolgeranno a Taiwan a gennaio. In gioco la presidenza, la successione alla signora Tsai Ing-wen con la quale i cinesi hanno sempre rifiutato di dialogare, considerandola una secessionista.
Per�, � proprio la politica isolana ad aver lanciato due segnali nuovi che sicuramente sono gi� stati riferiti a Xi e Biden. Oggi i due principali partiti d’opposizione di Taiwan, Kuomintang e Partito popolare, hanno trovato l’accordo per unire le forze e presentare un candidato di coalizione per la presidenza. Il Kuomintang � tradizionalmente disponibile al dialogo con la Cina e una sua vittoria a gennaio potrebbe riaprire una finestra di opportunit�. Il candidato unitario, che sar� nominato sabato, potrebbe battere quello pi� sgradito a Pechino.
Non � un caso che l’annuncio dell’alleanza sia arrivato proprio oggi. Forse ha sbagliato i tempi invece, Wellington Koo, il consigliere per la sicurezza nazionale taiwanese, quando ieri ha spiegato alla stampa internazionale che gli Stati Uniti stanno accelerando lo sforzo per accrescere la capacit� difensiva dell’isola. �Non stanno solo discutendo la materia, ma agendo�, ha detto Koo che ha parlato in particolare di addestramento di truppe e fornitura di armi per combattere una guerra asimmetrica. Era noto che ci sono istruttori militari americani nell’isola, ma � la prima volta che il governo di Taipei ammette in pubblico che si tratta di addestrare intere unit� combattenti delle forze di terra, oltre che piloti di aerei da caccia. La dichiarazione del consigliere serve a rafforzare il deterrente taiwanese, scoraggiando un attacco cinese. Ma sicuramente dar� a Xi un motivo in pi� per accusare Biden di voler tradire il principio �Una sola Cina�.
C’� incertezza sia a Taipei sia a Washington sui piani di Pechino. Molti generali del Pentagono hanno cerchiato di rosso il 2027 come possibile data del T-Day, la temuta invasione; qualcuno ha detto che ogni giorno � pi� pericoloso dell’altro e che sarebbe meglio andare a letto in mimetica per prepararsi al combattimento (copyright del generale Mike Minihan che comanda lo US Air Mobility Command). Ma ora il general Charles Brown, comandante degli stati maggiori riuniti delle forze americane, ha cambiato previsione: �Non penso che Xi Jinping voglia realmente prendere Taiwan con la forza. Cercher� altri mezzi per raggiungere l’obiettivo�. L’allarmista Minihan nel suo memorandum interno (che forse voleva tenere riservato e forse no) indicava il 2024 come anno di massima distrazione della politica americana, concentrata sulla corsa alla Casa Bianca. E ricordava anche che le elezioni del prossimo gennaio potrebbero dare alla Cina un motivo per intervenire.
15 novembre 2023 (modifica il 15 novembre 2023 | 13:24)
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