Studi legali, quali sono i migliori d’Italia? Fatturato, stipendi (e qualità della vita): il ranking del «Corriere della Sera»

Non è una classifica. Il Ranking Professioni del Corriere della Sera nasce con la volontà di testare gli studi legali più strutturati d’Italia e la loro capacità di innovare, di valorizzare donne e giovani, di svolgere attività collaterali. La libera adesione degli studi al contesto ha permesso la loro valutazione (da parte di un comitato scientifico) attraverso parametri ben precisi che hanno assegnato un punteggio a ciascuno studio .
Il contest promosso da Ranking Professioni e Corriere della Sera ha una doppia denominazione: «Gli Studi Legali dell’Anno 2024» e gli «Studi Legali dell’Anno 2024 Top Ranking» (sono i due elenchi contraddistinti da due punteggi diversi: gli studi legali dell’anno che hanno superato la soglia d’ingresso e quelli che appartengono alla fascia più elevata, ossia i Top). Non si tratta di una valutazione di merito o di valori ma ci si è basati su parametri molto ampi e trasversali.

I due schieramenti

Tra le centinaia di candidature arrivate, sono entrate nel Ranking solo quelle che hanno superato il voto d’ingresso fissato dalla commissione scientifica. Tra queste candidature ci sono quelle di 70 studi che hanno raggiunto la fascia di punteggio più elevata e necessaria per accedere agli elenchi degli Studi Legali dell’Anno 2024 Top Ranking, In 87 invece hanno raggiunto il punteggio per accedere alla fascia degli Studi Legali dell’Anno 2024 (non Top Ranking) gli altri partecipanti non hanno raggiunto il punteggio necessario per accedere ai due elenchi dei vincitori sopra indicati. Ovviamente l’obiettivo, nel prossimo futuro, sarà quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di studi che aderiscano all’iniziativa e poi misurarne, negli anni, l’evoluzione, la crescita e gli investimenti.

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I parametri

I criteri di valutazioni presenti nel questionario di partecipazione sono riconducibili a nove macro parametri, primo tra i quali è quello classico, riferito alle voci strutturali di uno studio: fatturato, numero di sedi operative, clienti attivi nella regione in cui è presente la sede, numero clienti attivi fuori dalla regione principale, aumento del trend di fatturato nell’ultimo anno, aumento del trend del numeri dei soci, dipendenti, collaboratori e associati nell’ultimo anno, numero di citazioni su articoli e riviste specializzate nell’ultimo anno, numero di pubblicazioni libri a firma dei soci, associati o collaboratori dello studio,
Altra area di parametro di valutazione riguarda la valutazione e la valorizzazione delle risorse umane, l’attrazione ele fidelizzazione dei talenti, dunque è stato valutato il numero di soci, associati e collaboratori relatori a convegni, indicazioni della associazioni di categoria a cui appartiene lo studio e i ruoli ricoperti dai soci, associati e collaboratori in tali associazioni.
Un’altra categoria di voci per la valutazione è quella che appartiene all’area dell’innovazione numero di social media in cui è presente in modo continuativo lo studio e la presenza o meno di un sito internet, presenza di ruoli e figure professionali part time o full time dedicate alla gestione delle risorse umane, servizi o practice particolarmente innovative avviate nell’ultimo anno, utilizzo dello smart working, tecnologie e sistemi di intelligenza artificiale dedicate alle pratiche e alle attività dello studio, il numero di soci, associati e collaboratori donne sul totale, il numero di soci, associati e collaboratori under 35, l’esistenza di procedure codificate di pari opportunità, iniziative di benefit promosse o partecipate dallo Studio.

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Il comitato

I parametri sono stati definiti dal Comitato dcientifico dell’iniziativa presieduto dal professor Umberto Frigelli dell’Università La Cattolica di Milano e dal professore Luca Solari dell’Università Statale di Milano. Gli elenchi degli studi legali vincitori del contest promosso di Ranking Professioni e Corriere della Sera si basa su una valutazione dei parametri definiti dal comitato scientifico dell’iniziativa e, su tali standard, riconosce i migliori studi legali in Italia tra coloro che hanno liberamente partecipato. Tuttavia, l’elenco non è da intendersi come esaustivo del panorama italiano dei migliori studi legali, ma va inteso come circoscritto tra coloro che hanno partecipato al contest ed hanno ricevuto una valutazione positiva sulla base di un punteggio raggiunto.

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