Auto elettriche, l’Italia cresce ma non decolla: la speranza è nei nuovi incentivi. Domina Tesla
Una ventata di ottimismo a fine anno per le Case che spingono (pi� o meno fortemente) sulla transizione all’elettrico. Il mese di dicembre � stato sorprendentemente positivo: 6.798 vendite con un +50% rispetto allo stesso mese del 2022 e una quota pari al 6,1%. Questo ha portato a 66.276 le immatricolazioni di vetture full electric, in aumento del 35,1% rispetto al 2022. La quota di mercato nei 12 mesi si attesta al 4,2% (era il 3,7% nel 2022). La crescita � superiore a quella complessiva per il mercato auto italiano che nel 2023 ha segnato un progresso del 18,9% chiudendo a 1.572.144 unit�. Al 31 dicembre 2023, il parco auto circolante completamente elettrico - spiega l’associazione Motus-e si attesta in Italia a 220.188 unit�.
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Per BYD il 2024 sar� fondamentale
Anche il 2023 � stato dominato dai modelli Tesla. Da noi non si � ancora sentito il clamoroso effetto BYD che nell'ultimo trimestre dell'anno ha superato la Casa di Elon Musk in termini di consegne tra elettriche e ibride plug-in nel mondo: i dati UNRAE dicono che il Suv medio Atto � stato scelto solo da 155 italiani, la berlina compatta Dolphin da 31 e la sportiva Han da 23. Briciole rispetto alle 8.587 Tesla Model Y e alle 7.385 Tesla Model 3 sul primo e secondo gradino del podio. Terzo posto per la Fiat 500 con 4.675 immatricolazioni. Ma � evidente che per BYD l’anno decisivo � il 2024: nel primo trimestre arriver� la berlina Seal che ha tutte le carte in regola (design, tecnologia e prezzo da 46mila euro) per sfidare seriamente la Model 3 e aiutare il mercato italiano dell’elettrico ad avvicinarsi a quello dei principali Paesi europei: come detto la nostra quota � al 4,2% mentre la Germania � al 18,1%, la Francia al 16,4% e il Regno Unito al 16,3%. Persino la Spagna, tradizionalista quanto noi sul fronte auto, � davanti con il 5,6%.
Incentivi e leasing sociale
Per dare impulso al mercato, il Governo ha pensato a nuovi incentivi. Quelli per l'elettrico sono i pi� importanti : 6 mila euro senza rottamazione (7.500 con Isee sotto i 30 mila euro); 9 mila euro rottamando una Euro4 (11.250 con Isee ridotto); 10 mila euro rottamando una Euro3 (12.500 con Isee ridotto), 11 mila euro consegnando una Euro4 (13.750 con Isee ridotto). Il dpcm stanzier� anche 50 milioni di euro per la sperimentazione del cosiddetto leasing sociale. Si tratta di un contributo alle persone fisiche che stipulano un contratto di noleggio a lungo termine di uno dei veicoli agevolabili con l’ecobonus, con una locazione di durata non inferiore ai tre anni. Il canone dovrebbe cos� diventare calmierato, consentendo alle famiglie meno abbienti di accedere a veicoli meno inquinanti.
Cambio di passo?
I tempi di attuazione influiranno in ogni caso sul mercato: sembra che il piano di incentivi per il ricambio del parco auto in chiave green sar� presentato ufficialmente dal ministro Adolfo Urso il prossimo primo febbraio al tavolo nazionale dedicato all’automotive. Ma per il leasing sociale, la gestione del programma sar� affidata a un ente pubblico non economico, mentre i criteri e le modalit� di fruizione saranno definiti dal Mimit con un decreto da emanarsi entro 120 giorni dall’entrata in vigore del Dpcm. Quindi � probabile che non si riesca a fare nulla nel primo semestre con evidenti conseguenze sui numeri dell’auto. �Il 2024 pu� e deve essere l’anno del cambio di passo per il mercato auto italiano, ma in questo momento c’� grande apprensione tra gli attori della filiera e tanta confusione tra i cittadini - spiega il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso - i potenziali acquirenti sono naturalmente portati ad attendere le nuove agevolazioni prima di decidere come muoversi�.
3 gennaio 2024 (modifica il 3 gennaio 2024 | 10:19)
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