Decreto Pnrr, ok del governo: da ottobre la patente a punti per la sicurezza sul lavoro

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Pnrr, che contiene anche le norme per la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo del decreto è velocizzare l'attuazione del piano, che ora conta anche i fondi di Repower Eu, potenziando le sinergie e il coordinamento. È stato fatto un «lavoro molto complesso, articolato, sia dal punto di vista
della dimensione finanziaria che delle norme che contribuiranno
ad un’accelerazione della spesa e una semplificazione delle
norme», ha dichiarato in conferenza stampa il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.

Commissariamento per i ritardi

Il governo potrà attivare i poteri sostitutivi quando i soggetti attuatori (amministrazioni, enti locali o società titolari di servizi pubblici) non
raggiungeranno gli obiettivi fissati. E se la Commissione Ue verifica «l'omesso o l'incompleto conseguimento degli obiettivi», dovranno restituire i fondi percepiti. Una stretta arriva anche sui ministeri e i Comuni in ritardo coi pagamenti: dovranno predisporre un piano da trasmettere al Mef per superare le criticità.

Il Piano Transizione 5.0

Con il decreto viene introdotto anche il Piano Transizione 5.0 con risorse per 6,3 miliardi in 2 anni, in credito d'imposta, per le imprese residenti in Italia che nel 2024 e 2025 effettuano «nuovi investimenti in strutture produttive» in Italia «nell'ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici».

Come cambia la governance

Novità anche sul fronte della governance del Pnrr: sparisce  l’unità di missione e le sue funzioni vengono trasferite alla struttura di missione
presso la presidenza del Consiglio.  La struttura potrà effettuare controlli a campione sui soggetti attuatori.  Aumenterà anche il personale a disposizione della struttura: da 9 unità dirigenziali si passa a 12, e da 50 non dirigenziali si passa a 65. Inoltre, nella cabina di regia sul Pnrr entra anche il Cnel.

Le misure anti-frodi

Come misura di contrasto alle frodi il decreto prevede l’estensione anche ai progetti Pnrr del controllo del Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie, integrato anche con rappresentanti di Corte dei Conti, Autorità anticorruzione, Banca d'Italia, Guardia di Finanza, ministero dell'Interno. Prevista anche la nomina di un commissario straordinario per recuperare i beni confiscati alle mafie, e un altro aiuterà a
superare gli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento
dei lavoratori in agricoltura, uno degli obiettivi del Pnrr.

Digitale

Sul fronte della digitalizzazione il decreto prevede che le amministrazioni pubbliche possano avvalersi del supporto dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per digitalizzare i documenti. Inoltre, arriva l'It-Wallet, il portafoglio virtuale dove conservare vari documenti, dalla patente di guida alla tessera sanitaria.

Sicurezza sul lavoro

Il decreto contiene anche le norme per la sicurezza sul lavoro, che vanno nella direzione di una stretta. La principale novità, che entrerà in vigore dal primo ottobre 2024, è la «patente a crediti». Dovranno averla le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei
o mobili, escluse le aziende che hanno l'attestato di qualificazione Soa. Sarà rilasciata dall'Ispettorato nazionale del lavoro. «Dopo 16 anni introduciamo la patente a punti che svilupperemo con il supporto
delle parti sociali e le organizzazioni di categoria dell'edilizia, con
l'obiettivo di far crescere questo percorso e inserire altre attività», ha spiegato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, in conferenza stampa.

Come funziona la «patente a crediti»

La patente parte da trenta crediti e consente di operare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. Secondo quanto riportato nella bozza del decreto, saranno 20 i crediti decurtati dalla patente dell'impresa in caso di incidente mortale, 15 se l'incidente causa l'inabilità permanente al lavoro, anche parziale. In caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di 40 giorni, saranno invece tolti 10 crediti.

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