Agricoltori assediano Parigi. La protesta in Europa: quali sono le ragioni (non tutte uguali)

di Claudio Del Frate

la rabbia � rivolta contro i tagli dei governi (ad esempio in Francia e Germania) ma anche contro le direttive Ue, giudicate troppo green. In Polonia e Romania nel mirino sono gli aiuti all’Ucraina

Agricoltori assediano Parigi. La protesta in Europa: quali sono le ragioni (non tutte uguali)

Con la sfilata dei trattori che cercano di stringere d’assedio Parigi,(da mezzogiorno i primi disagi, con alcune autostrade di accesso alla capitale bloccate) la protesta degli agricoltori raggiunge una delle sue fasi pi� acute. La ribellione sta contagiando numerosi Paesi d’Europa, complice anche l’avvicinarsi del voto per l’Europarlamento: le politiche agricole infatti rappresentano una buona fetta del bilancio quinquennale 2023 -2027 di Bruxelles. Proprio alcune delle condizioni imposte dall’Unione (specie in materia di ambiente) hanno fatto da miccia della protesta ma queste non sono uniformi e le ragioni cambiano da Stato a Stato. Ecco una panoramica di quello che sta accadendo.

* FRANCIA, LA RABBIA DEI PICCOLI - Il mantenimento dei sussidi per l’acquisto del gasolio � la rivendicazione in cima alla lista degli agricoltori francesi. Dunque il bersaglio della protesta in questo caso � il governo di Parigi. Il neo primo ministro Attal ha incontrato delegazioni di produttori della terra ma l’esito dell’incontro � stato giudicato infruttuoso. Anima del movimento sono comunque piccoli produttori, pi� penalizzati dalle politiche europee rispetto ad aziende di grandi dimensioni e pi� colpiti dal calo del reddito (-40% in 30 anni).

* GERMANIA, BLOCCATI I PORTI - La strategia � la stessa adottata dai trattori francesi, ma a pagare sono i porti nel Nord del Paese, a cominciare da Amburgo: oggi le vie d’accesso alle banchine sono state interrotte. Il settore primario rischia di pagare un prezzo molto alto a causa del �buco� di bilancio emerso a seguito della sentenza della Corte Costituzionale tedesca: un �rosso�di circa 60 miliardi a cui il governo Scholz vuole porre rimedio attraverso una severa politica di taglio alle sovvenzioni e rincari fiscali. Molti di questi colpiranno proprio l’agricoltura.

*OLANDA, SOS ALLEVAMENTI - Il bersaglio delle proteste qui � in primo luogo la direttiva europea che punta a tagliare drasticamente le emissioni di azoto di cui sono responsabili gli allevamenti intensivi, una delle voci principali della produzione agricola olandese. Nel 2023 il governo ha approvato indennizzi pari a 1,5 miliardi di euro ma il prezzo da pagare sarebbe la chiusura di circa 3.000 stalle. L’Olanda ha assistito all’exploit del �partito dei contadini�, nato proprio per dar voce alla ribellione del settore contro le misure Ue, exploit in buona parte rientrato ma che � stato assorbito dal partito di destra di Geert Wilders.

POLONIA E ROMANIA CONTRO l’CRAINA - Il risentimento dei due Paesi dell’Est � rivolto contro l’Ucraina. L’indomani dell’invasione russa, Bruxelles ha cancellato una serie di dazi e misure che l’imitavano l’import di prodotti agricoli (specialmente il grano) provenienti da Kiev, allo scopo di sostenere l’economia del Paese aggredito.Ma questo sta mettendo in gravi difficolt� produttori di cereali polacchi e romeni.

ITALIA, IL RITORNO DEI FORCONI - Nonostante l’asse tra governo Meloni e Coldiretti, le manifestazioni dei trattori hanno fatto la loro comparsa anche in Italia. A guidarle, tra gli altri, il�redivivo� Danilo Calvani, gi� leader del movimento dei �forconi�. La protesta � rivolta contro le politiche agricole della Ue giudicate troppo restrittive ma anche contro l’atteggiamento delle tradizionali organizzazioni del settore, ilcui atteggiamento � giudicato troppo�tiepido�.

EUROPA MADRE O MATRIGNA? - In generale la rabbia del settore agroalimentare contro l’Europa � stata scatenata da una serie di misure volte a rendere pi� �green� e sostenibile l’intera produzione di cibo. Della direttiva contro le emissioni inquinanti si � detto. A questa vanno aggiunte quelle che impongono la messa a riposo dei terreni per garantire la biodiversit� o quella che impone il ripristino di una porzione dell’habitat ( anche quello marino). D’altra parte l’agricoltura resta destinataria di un cospicuo monte di sussidi da parte dell’Unione Europea. La Pac (politica agricola comunitaria) per il quinquennio 2023 -2027 ammonta a 36 miliardi e mezzo. La percentuale degli aiuti (che mira in primo luogo al sostegno del reddito delle aziende) sull’intero budget europeo � tuttavia in diminuzione: secondo dati dell’Europarlamento questa rappresentava il 66% all’inizio degli anni ‘80 ed � via via scesa a poco pi� del 30.


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29 gennaio 2024 (modifica il 29 gennaio 2024 | 13:30)

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