Lituania, tre voti tra Russia e Cina
L’attuale presidente Nauseda e la premier Šimonyte hanno annunciato che si ricandideranno. La linea atlantista ed europeista del Paese baltico, per�, non cambier�

Il presidente lituano Gitanas Nauseda (Afp)
Pur essendo un Paese relativamente piccolo, con 2,7 milioni di abitanti, la Lituania si ritrova al centro delle due principali sfide geopolitiche della nostra era: quella con la Russia, per motivi geografici e storici che si sono consolidati dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, con Vilnius che si � contraddistinta fra i pi� solidi sostenitori della resistenza, e quella con la Cina, perch� nel novembre del 2021 il governo di Vilnius ha autorizzato l’apertura del primo ufficio di rappresentanza di Taiwan — invece che di Taipei, come pretende la Cina — nel continente europeo, scatenando la reazione rabbiosa di Pechino che ha troncato ogni rapporto politico e commerciale con lo Stato baltico e che continua a chiedere di �correggere l’errore� e tornare alla politica �Una sola Cina�.
Indipendente dal 1990, dal 2004 membro di Unione europea e Nato, nel 2024 la Lituania si recher� alle urne tre volte: il 12 maggio – con eventuale ballottaggio due settimane dopo se nessun candidato ricever� la maggioranza assoluta – per eleggere il prossimo presidente che rester� in carica cinque anni, a giugno per le europee come il resto dell’Unione, il 6 ottobre per rinnovare il Seimas, il Parlamento da 141 seggi che resta in carica per quattro anni.
A contendersi la guida del Paese – al presidente spetta la supervisione di Esteri e Sicurezza, nonch� la guida delle forze armate – saranno probabilmente una decina di candidati, fra i quali svettano due dei pi� importanti politici del Paese che si sono gi� affrontati cinque anni fa: l’attuale presidente Gitanas Nauseda, 59 anni, economista indipendente che nel 2019 ottenne al ballottaggio il 66% delle preferenze e ha gi� confermato la propria ricandidatura a inizio dicembre, e Ingrida Šimonyte, 49 anni, ex ministra delle Finanze e premier conservatrice che ha annunciato l’intenzione di correre di nuovo.
Chiunque la spunter�, tuttavia, non dovrebbe modificare la traiettoria geopolitica del Paese: europeista, sostenitore dei valori occidentali, al fianco di Kiev. �Siamo stati fra i primi a mettere in guardia le democrazie occidentali riguardo a Putin�, aveva detto al Corriere la premier Šimonyte poco dopo l’inizio del conflitto. �Noi siamo un buon esempio di cosa vuol dire essere in club come l’Ue e la Nato, e della differenza che pu� fare per un Paese come l’Ucraina essere parte dell’Ue�.
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4 gennaio 2024 (modifica il 4 gennaio 2024 | 18:02)
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