Lituania, tre voti tra Russia e Cina

di Andrea Marinelli

L’attuale presidente Nauseda e la premier Šimonyte hanno annunciato che si ricandideranno. La linea atlantista ed europeista del Paese baltico, per�, non cambier�

Lituania, tre voti tra Russia e Cina

Il presidente lituano Gitanas Nauseda (Afp)

Pur essendo un Paese relativamente piccolo, con 2,7 milioni di abitanti, la Lituania si ritrova al centro delle due principali sfide geopolitiche della nostra era: quella con la Russia, per motivi geografici e storici che si sono consolidati dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, con Vilnius che si � contraddistinta fra i pi� solidi sostenitori della resistenza, e quella con la Cina, perch� nel novembre del 2021 il governo di Vilnius ha autorizzato l’apertura del primo ufficio di rappresentanza di Taiwan — invece che di Taipei, come pretende la Cina — nel continente europeo, scatenando la reazione rabbiosa di Pechino che ha troncato ogni rapporto politico e commerciale con lo Stato baltico e che continua a chiedere di �correggere l’errore� e tornare alla politica �Una sola Cina�.

Indipendente dal 1990, dal 2004 membro di Unione europea e Nato, nel 2024 la Lituania si recher� alle urne tre volte: il 12 maggio – con eventuale ballottaggio due settimane dopo se nessun candidato ricever� la maggioranza assoluta – per eleggere il prossimo presidente che rester� in carica cinque anni, a giugno per le europee come il resto dell’Unione, il 6 ottobre per rinnovare il Seimas, il Parlamento da 141 seggi che resta in carica per quattro anni.

A contendersi la guida del Paese – al presidente spetta la supervisione di Esteri e Sicurezza, nonch� la guida delle forze armate – saranno probabilmente una decina di candidati, fra i quali svettano due dei pi� importanti politici del Paese che si sono gi� affrontati cinque anni fa: l’attuale presidente Gitanas Nauseda, 59 anni, economista indipendente che nel 2019 ottenne al ballottaggio il 66% delle preferenze e ha gi� confermato la propria ricandidatura a inizio dicembre, e Ingrida Šimonyte, 49 anni, ex ministra delle Finanze e premier conservatrice che ha annunciato l’intenzione di correre di nuovo.

Chiunque la spunter�, tuttavia, non dovrebbe modificare la traiettoria geopolitica del Paese: europeista, sostenitore dei valori occidentali, al fianco di Kiev. �Siamo stati fra i primi a mettere in guardia le democrazie occidentali riguardo a Putin�, aveva detto al Corriere la premier Šimonyte poco dopo l’inizio del conflitto. �Noi siamo un buon esempio di cosa vuol dire essere in club come l’Ue e la Nato, e della differenza che pu� fare per un Paese come l’Ucraina essere parte dell’Ue�.


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4 gennaio 2024 (modifica il 4 gennaio 2024 | 18:02)

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