Le Borse di oggi, 28 giugno. Il dollaro sale dopo il dibattito che lancia Trump. Listini positivi in attesa dell’inflazione Usa

Wall Street attende positiva i numeri dell’inflazione

I future a Wall Street sono positivi, in attesa dei dati sull'indice Pce, la misura preferita della Fed per l'inflazione, che a maggio è previsto in rallentamento, dal 2,8% di aprile al 2,6%. Il future del Dow Jones sgna +0,02%, quelli dell'S&P 500 salgono dello 0,27% e del Nasdaq del +0,36%.

Borse Ue, future positivi in attesa del voto francese

I future delle principali Borse europee sono positivi, con gli investitori che incrociano le dita in vista del voto in Francia, dove domenica si terrà il primo turno delle elezioni anticipate, che secondo gli ultimi sondaggi potrebbero concludersi ai ballottaggi del 7 luglio con un Parlamento senza una maggioranza assoluta. I future del Cac 40 di Parigi salgono dello 0,19%, quelli del Ftse 100 di Londra migliorano dello 0,25%, i future del Dax di Francoforte segnano +0,01% e quelli dell'Euro Stoxx 50 crescono dello 0,24%.

Le Borse asiatiche si muovono in positivo

Mercati asiatici positivi nella parte finale dell'ultima seduta settimanale. La Borsa di Tokyo sale di oltre mezzo punto percentuale, dopo un'inflazione mista. L'indice dei prezzi al consumo di Tokyo è aumentato leggermente più del previsto a giugno, mentre l'inflazione di fondo ha rallentato. I prezzi al consumo core, al netto dei prodotti alimentari freschi, sono saliti del 2,1% a giugno, oltre un atteso +2% e dopo essere aumentati dell'1,9% a maggio. L'inflazione Cpi complessiva è cresciuta del 2,3%, rispetto al 2,2% di maggio. L'inflazione nella capitale giapponese solitamente funge da indicatore dell'inflazione nel Paese; la lettura di venerdì suggerisce che le pressioni sui prezzi stanno aumentando marginalmente. Ma l'inflazione di fondo ritardata suggerisce che i prezzi dovranno aumentare in modo più sostanziale per stimolare qualsiasi tipo di azione monetaria da parte della Banca del Giappone. Lo yen è rimasto oltre quota 160 sul dollaro e dunque al di sopra dei livelli che avevano attirato l'intervento del governo all'inizio dell'anno. ll listino di Shanghai avanza quasi dell'1% e quello di Hong Kong di oltre lo 0,5%, anche se le Borse cinesi restano indietro rispetto ai loro omologhi regionali questo mese, per il timore di una guerra commerciale con l'Occidente. Anche Seul (+0,20%) e Sydney (+0,15%) salgono.