Un samurai a Karkhiv: “Sfido le bombe per sfamare gli ucraini”

KHARKIV — «Mille grazie, Fumi». Uno alla volta. Uno per ognuno dei mille pasti caldi che questo delizioso 76enne giapponese regala ogni giorno alla povera gente di Saltivka, il quartiere più bombardato e squinternato di Kharkiv. «Grazie» per il borsht che ribolle nel piatto, sussurra una babuska col cappellone di pelo. «Grazie» per il pollo che sazia, per il tè che riscalda dal gelo.