�I piatti della cucina di Ma di Hangzhou�: � il nome della nuova impresa di Jack Ma, il fondatore di Alibaba costretto a uscire di scena dopo aver sfidato il potere del Partito comunista cinese. Il miliardario che fu profeta dell’e-commerce globalizzato ora promette di rifornire i cinesi di cibo precotto e preconfezionato, pronto da mettere al forno e consumare a casa. Questo mercato in Cina si � sviluppato durante i tre anni della pandemia, quando i lockdown costringevano la gente a stare a casa. Il capitale della nuova societ� � 10 milioni di yuan, equivalenti a 1,28 milioni di euro. D’altra parte, quando nel 1999 Jack aveva costituito Alibaba con 18 cofondatori, i fondi messi insieme erano solo 50 mila dollari. La �Cucina di Ma� � stata registrata a Hangzhou, dove il miliardario � nato e dove c’� sempre il quartier generale di Alibaba, che da mesi sta attraversando una fase di delicata ristrutturazione.
La nuova impresa di Jack Ma, una start-up dei cibi pronti
Il miliardario, dopo essere stato costretto a lasciare Alibaba, promette di rifornire i cinesi di cibo precotto e preconfezionato. Un mercato che si � sviluppato in Cina durante gli anni della pandemia

Jack Ma alle prese con un piatto di spaghetti cinesi nel 2017
Il genio di Hangzhou ha formalmente lasciato ogni carica nel colosso Alibaba nel 2019 e da tre anni � quasi invisibile: il suo oscuramento � cominciato nell’ottobre 2020, quando defin� il sistema finanziario controllato dal Partito comunista �un banco dei pegni che soffoca l’innovazione economica�. � stato parecchi mesi all’estero dove ha manifestato un interesse pre l’agricoltura. L’ingresso nel mondo dei pasti preconfezionati secondo la stampa cinese si inquadra nella nuova vita del miliardario.
C’� un grande potenziale di espansione in Cina per i pasti pronti da riscaldare a casa. Il mercato ora vale circa 510 miliardi di yuan (65 miliardi di euro), ma secondo gli analisti dovrebbe raddoppiare nel corso dei prossimi tre anni. Al momento i cibi precotti rappresentano solo tra il 10 e il 15 per cento dei pasti delle famiglie cinesi, mentre negli Stati Uniti e in Giappone sono al 60 per cento.
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27 novembre 2023 (modifica il 27 novembre 2023 | 11:04)
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