Secondo big match consecutivo per l'Inter, ospite del Napoli che venerd� affronter� la Juventus. Statistiche alla mano, la sfida promette gol e occasioni. Non sar� solo Lautaro contro Osimhen o Thuram-Kvara
Chiudere un altro controsorpasso su Allegri nella casa del Napoli dove l’Inter ha vinto appena una partita su 17 dal 2000. Inzaghi ci prova, per dare un segnale pi� forte di quel secondo tempo allo Stadium giudicato per� �da squadra matura� dal tecnico nerazzurro, perch� �quando non puoi vincere, assicurati di non perdere� come diceva Cruyff. L’Inter sta meglio di una settimana fa, quando alcuni uomini chiave erano sembrati un po’ fuori fase. Ma sta meglio, al di l� delle emergenze oggettive come quella del terzino sinistro, anche il Napoli di Mazzarri, perch� vincere a Bergamo � il modo ideale per iniziare il nuovo corso.
Ma oggi si ricomincia da capo. E l’insolito triangolare in 15 giorni Inter-Juve-Napoli vive il secondo atto, dopo il pareggio delle prime due della classifica una settimana fa a Torino. Venerd� sar� gi� il momento della sfida Allegri-Mazzarri: i campioni in carica hanno la doppia occasione di riprendere la scia scudetto. Ma l’Inter — che nelle ultime 11 trasferte ha sempre vinto tranne a Napoli a maggio e appunto con la Juve — arriva al Maradona con il vantaggio del riposo di buona parte dei titolari a Lisbona e della botta di adrenalina dopo la rimonta di tre gol in casa del Benfica.
Le premesse sono ben diverse, a livello di spettacolo, rispetto alla sfida dello Stadium, non solo perch� il Napoli fin qui ha subito addirittura il doppio dei gol dell’Inter (14 contro 7), ma anche perch� le due squadre sono quelle che ci provano di pi� (233 tiri per il Napoli, 212 per i nerazzurri) e spesso fanno centro, dato che hanno i migliori attacchi, con l’Inter a quota 30 e gli azzurri a 26.
Molto, ma non tutto, ruota attorno ai due totem Lautaro e Osimhen e alle loro fenomenali spalle Thuram-Kvara. L’argentino ha regalato l’ultima vittoria all’Inter nel 2020, il nigeriano ai nerazzurri non ha mai segnato, ma il suo 2023 d’oro, come quello del Toro, non � terminato: nell’anno solare solo Kane, Mbapp� e Haaland hanno segnato pi� di loro due , ora a quota 27 (Lautaro) e 23 (Osihmen). Per Martinez, il prossimo sar� il gol dell’aggancio al record nerazzurro di Vieri e Milito (28). E il tempo per superarlo non manca di certo.
Ma per replicare la magnifica azione del pareggio contro la Juve, avviata da Sommer, transitata in verticale da Dumfries a Barella, fino alla sgommata di Thuram, con cross annesso per Lautaro, l’Inter (ancora senza Bastoni) deve ritrovare il ritmo giusto, quello che Calhanoglu e Mkhitaryan non hanno mai impresso a Torino. Sulla destra nerazzurra, dove il Napoli tampona l’emergenza con Natan, l’Inter pu� provare ad affondare il colpo, a patto che Dumfries ritrovi passo e continuit�.
Mazzarri chieder� ai suoi attaccanti esterni dei sacrifici, ma tutto dipender� da chi porta il pallone: l’Inter ha pi� tecnica nel mezzo, ma pu� soffrire la fisicit� di Lobotka in regia e di Anguissa, che se la vedr� con Barella. Le mezzali interiste per� non sono mai sole, perch� formano un tutt’uno con gli esterni e spesso anche con i difensori che appoggiano l’azione. E in quei triangoli si perdono in tanti.
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3 dicembre 2023 (modifica il 3 dicembre 2023 | 07:21)
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