Perché Napoli-Inter sarà uno spettacolo: Mazzarri e Inzaghi, come giocheranno

di Paolo Tomaselli, inviato a Napoli

Secondo big match consecutivo per l'Inter, ospite del Napoli che venerd� affronter� la Juventus. Statistiche alla mano, la sfida promette gol e occasioni. Non sar� solo Lautaro contro Osimhen o Thuram-Kvara

Perché Napoli-Inter sarà uno spettacolo: Mazzarri e Inzaghi, come giocheranno

Chiudere un altro controsorpasso su Allegri nella casa del Napoli dove l’Inter ha vinto appena una partita su 17 dal 2000. Inzaghi ci prova, per dare un segnale pi� forte di quel secondo tempo allo Stadium giudicato per� �da squadra matura� dal tecnico nerazzurro, perch� �quando non puoi vincere, assicurati di non perdere� come diceva Cruyff. L’Inter sta meglio di una settimana fa, quando alcuni uomini chiave erano sembrati un po’ fuori fase. Ma sta meglio, al di l� delle emergenze oggettive come quella del terzino sinistro, anche il Napoli di Mazzarri, perch� vincere a Bergamo � il modo ideale per iniziare il nuovo corso.

Ma oggi si ricomincia da capo. E l’insolito triangolare in 15 giorni Inter-Juve-Napoli vive il secondo atto, dopo il pareggio delle prime due della classifica una settimana fa a Torino. Venerd� sar� gi� il momento della sfida Allegri-Mazzarri: i campioni in carica hanno la doppia occasione di riprendere la scia scudetto. Ma l’Inter — che nelle ultime 11 trasferte ha sempre vinto tranne a Napoli a maggio e appunto con la Juve — arriva al Maradona con il vantaggio del riposo di buona parte dei titolari a Lisbona e della botta di adrenalina dopo la rimonta di tre gol in casa del Benfica.

Le premesse sono ben diverse, a livello di spettacolo, rispetto alla sfida dello Stadium, non solo perch� il Napoli fin qui ha subito addirittura il doppio dei gol dell’Inter (14 contro 7), ma anche perch� le due squadre sono quelle che ci provano di pi� (233 tiri per il Napoli, 212 per i nerazzurri) e spesso fanno centro, dato che hanno i migliori attacchi, con l’Inter a quota 30 e gli azzurri a 26.

Molto, ma non tutto, ruota attorno ai due totem Lautaro e Osimhen e alle loro fenomenali spalle Thuram-Kvara. L’argentino ha regalato l’ultima vittoria all’Inter nel 2020, il nigeriano ai nerazzurri non ha mai segnato, ma il suo 2023 d’oro, come quello del Toro, non � terminato: nell’anno solare solo Kane, Mbapp� e Haaland hanno segnato pi� di loro due , ora a quota 27 (Lautaro) e 23 (Osihmen). Per Martinez, il prossimo sar� il gol dell’aggancio al record nerazzurro di Vieri e Milito (28). E il tempo per superarlo non manca di certo.

Ma per replicare la magnifica azione del pareggio contro la Juve, avviata da Sommer, transitata in verticale da Dumfries a Barella, fino alla sgommata di Thuram, con cross annesso per Lautaro, l’Inter (ancora senza Bastoni) deve ritrovare il ritmo giusto, quello che Calhanoglu e Mkhitaryan non hanno mai impresso a Torino. Sulla destra nerazzurra, dove il Napoli tampona l’emergenza con Natan, l’Inter pu� provare ad affondare il colpo, a patto che Dumfries ritrovi passo e continuit�.

Mazzarri chieder� ai suoi attaccanti esterni dei sacrifici, ma tutto dipender� da chi porta il pallone: l’Inter ha pi� tecnica nel mezzo, ma pu� soffrire la fisicit� di Lobotka in regia e di Anguissa, che se la vedr� con Barella. Le mezzali interiste per� non sono mai sole, perch� formano un tutt’uno con gli esterni e spesso anche con i difensori che appoggiano l’azione. E in quei triangoli si perdono in tanti.


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3 dicembre 2023 (modifica il 3 dicembre 2023 | 07:21)

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