Nelle immagini diffuse nelle ultime ore dal giornalista polacco Bartosz Ignacik si vede Aryna Sabalenka , la numero 2 del tennis femminile, che davanti agli occhi del proprio allenatore prova e riprova il servizio. Niente di strano, venerd� far� il suo esordio al Masters 1000 di Miami contro Paula Badosa — l’amica del cuore — e ogni incertezza deve essere limata. Gli occhi della 25enne non si vedono, sono coperti dalla visiera del cappello. Saranno concentrati, certamente. Ma anche tristi, arrabbiati, increduli: il giorno prima Konstantin Koltsov, suo compagno da tre anni, si � tolto la vita gettandosi dal balcone di un hotel.
Sabalenka, il suicidio del fidanzato, la morte del padre: la storia tormentata della tennista
Aryna Sabalenka ha perso in pochi anni prima il padre, morto a 43 anni per meningite, poi il fidanzato, che si � suicidato a Miami prima dell’inizio del torneo della Florida. Tra i lutti, gli attacchi dell’ex moglie di Koltsov e la politica: il passato tormentato della tennista

Sabalenka, il suicidio del fidanzato
Era arrivato in Florida per sostenere la bielorussa, o almeno cos� si pensava. Invece si � suicidato a soli 42 anni . Dopo l’allenamento, diventato virale sui social, Sabalenka � rientrata in albergo. Ha preso il cellulare e ha condiviso su Instagram un reel da brividi, di appena tre mesi fa. Ci sono lei e Koltsov ripresi nei momenti pi� belli del loro 2023. Si tengono per mano, si baciano a una partita di hockey (lui ha giocato 144 partite di NHL per i Pittsburgh Penguins), si allenano in palestra, ballano su una barca: �Ci vediamo nel 2024!�, la didascalia di accompagnamento, che oggi appare cos� crudele.
Ma Sabalenka probabilmente, letti giusto un paio di commenti di solidariet� e vicinanza, si sar� subito asciugata le lacrime, come � abituata a fare: �� difficile perdere una persona cara, ma bisogna trovare la motivazione per andare avanti nella vita�, disse nel 2019. Aveva appena detto addio al padre, Sergey, anche lui giovanissimo (43 anni).
La morte del padre nel 2019 per meningite
La persona pi� importante, quella che l’aveva avvicinata al tennis quando — bambina — la portava davanti ai campi vuoti, suscitandole interesse e tramandandole la propria ambizione da atleta arresosi alla sfortuna. Sergey, infatti, non ancora ventenne fu vittima di un brutto incidente stradale, che gli precluse una carriera certa nel mondo dell’hockey (altra triste coincidenza). Sabalenka l’ha perso troppo presto, aveva davanti a s� tutto un cammino da affrontare con lui accanto, interrotto bruscamente dalla meningite.
Gli aveva promesso che entro i 25 anni avrebbe vinto due Slam. Ha pianto quando sembrava che non ce l’avrebbe fatta, come testimoniato dall’episodio a lei dedicato nella serie Netflix Break Point, ha mandato un bacio verso il cielo una volta raggiunto l’obiettivo lo scorso gennaio, dopo che aveva battuto la cinese Zheng nella finalissima dell’Australian Open, il suo secondo consecutivo. La vita le ha portato via un padre e un compagno. Le ha riservato anche altre cose brutte, fra cui la rabbia dell’ex moglie di Koltsov, Julija, a sua volta madre di Daniel, Alexander e Stefan. Con il marito era �follemente felice�, spiegava sui social, dove ha accusato Sabalenka di essere una di quelle ragazze: �Che si aggrappano agli uomini sposati�. Non ha usato mezzi termini, troppa la rabbia: �Si � comportata in modo meschino. Abbiamo un bambino piccolo che richiede molta energia e tempo... Forse un giorno nella mia situazione ci sarai anche tu�.
Amore e politica, Sabalenka non si � fatta mancare neanche quella, inevitabile per una ragazza bielorussa che grazie ai suoi risultati sportivi � diventata il simbolo del proprio Paese. Magnifico, se a guidarlo non ci fosse Alexander Lukashenko leader in carica dal 1994, nonch� uno dei pi� stretti alleati del presidente russo Vladimir Putin, a cui ha concesso di usare il proprio territorio per lanciare l’invasione su larga scala dell’Ucraina. Sabalenka � stata ospite abituale dell’�ultimo dittatore� europeo, per cui — nelle elezioni del 2020 — avrebbe anche firmato una lettera sostenendone la violenta repressione delle proteste organizzate dai manifestanti stanchi dei suoi brogli. La stessa tennista ha esitato a esporsi contro la guerra in Ucraina, affermando che le sue parole non avrebbero risolto la situazione: �Se volessi fare politica, non sarei qui�, la sua risposta a un giornalista ucraino al Roland Garros, dove Svitolina — una delle migliori tenniste del Paese invaso — rifiut� di stringerle la mano a fine match. Sabalenka � quindi diventata un bersaglio, ha pensato addirittura di lasciare il tennis. Ma alla fine ha pensato al padre: �Non posso smettere, non lo accetterebbe. Era il nostro sogno�.
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20 marzo 2024 (modifica il 20 marzo 2024 | 18:25)
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