Maestra sospesa e processata viene assolta dopo nove anni in tribunale a Parma

Accusata nel 2015 di aver maltrattato e discriminato i suoi alunni, in particolar modo uno per il colore della pelle, una maestra di una scuola primaria che all'epoca insegnava in un istituto di Traversetolo in provincia di Parma, era stata allontanata con un'ordinanza di sospensione.

Adesso, dopo un dibattimento durato anni, il Tribunale ha assolto l'educatrice dal capo d'imputazione, scagionandola da ogni accusa. A raccontarlo è il sindacato Gilda degli insegnanti che ha sostenuto la docente.

"Lascia sconvolti e indignati soprattutto l'enorme lasso di tempo, quasi dieci anni, che ha impiegato la giustizia per accertare l'innocenza della collega. A questo va aggiunto che, in queste circostanze, purtroppo nessuno paga mai e che i risarcimenti per l'ingiusta durata del processo, ammontano a somme irrisibili, neppure sufficienti a pagare le parcelle dell'avvocato", è il commento del Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio.

In particolare la donna – che al momento insegna in una scuola primaria Campania – è stata assolta da un capo di imputazione, mentre gli altri due sono prescritti.

La docente, 58 anni, era accusata di abuso di mezzi di correzione con l'aggravante dell'odio razziale, di lesioni personali gravi e di calunnia. È stata assolta "perché il fatto non sussiste” dall'ipotesi di reato relativa alle lesioni. Per le altre due è scattata la prescrizione dopo cinque udienze preliminari e 27 dibattimentali.

Il caso esplose nell'aprile del 2015, dopo le denunce delle madri di due alunni di una prima elementare

Scontati cinque anni di sospensione, la maestra riprese a insegnare a Roma, coinvolta in un progetto internazionale.