Giappone, non è un Paese per giovani (e donne). La rivoluzione delle cinque ministre

di di Costanza Rizzacasa d’Orsogna

Il premier Kishida ha affidato loro dicasteri-chiave per fronteggiare la crisi demografica. E Yoko Kamikawa (Esteri) � in corsa per la guida del governo: sarebbe la prima volta

Giappone, non è un Paese per giovani (e donne). La rivoluzione delle cinque ministre

Una sposa al santuario Meiji. Una curiosit�: il tradizionale cappuccio bianco � progettato per nascondere le “corna di gelosia” femminili in una societ�, come quella giapponese, dominata dagli uomini (foto di James Whitlow Delano)

Ha fatto discutere meno di quanto avrebbe dovuto, alcuni mesi fa, un sondaggio dell’NLI Research Institute di Tokyo, che ha chiesto a 2.828 uomini e 1.960 donne giapponesi se si fossero mai sentiti svantaggiati sul lavoro a causa del proprio genere. Curiosamente, tra i maschi, pi� bassa era l’et�, pi� alta la percentuale di discriminazione percepita, con il 15,4% degli under 35 che hanno detto “S�” o “Un po’ s�”, contro il 13,4% dei 35-44enni, il 10,4% dei 45-54enni e il 6,4% dei 55-64enni. Un dato, spiegavano gli esperti, influenzato anche dal fatto che i giovani, in Giappone, sono obbligati a una gavetta lunghissima, perch� il potere � ancora tutto in mano agli anziani.

�UNA PI� ALTA PERCENTUALE DI MASCHI UNDER 35 DICHIARAVA DI VOLER FARE CARRIERA ANCHE A SCAPITO DELLA FAMIGLIA, MA CHE UNA DONNA DOVREBBE FARE IL CONTRARIO, SPECIE DOPO I FIGLI�

Cos�, una pi� alta percentuale di maschi under 35 dichiarava di voler fare carriera anche a scapito della famiglia, ma che una donna dovrebbe fare il contrario, specie dopo i figli. Addirittura, c’era chi definiva “inaccettabile” che una donna avesse un ruolo pi� importante di un uomo. Al contrario, la percentuale di donne che dichiaravano di sentirsi discriminate, pur superando quella degli uomini in ogni fascia d’et�, aumentava con gli anni.
� un Paese lontanissimo da noi, il Giappone, che noi italiani, come gran parte della societ� occidentale, troppo spesso non comprendiamo e riduciamo a una caricatura. Eppure abbiamo tanto in comune. Due tra le popolazioni pi� anziane del pianeta, una crescita demografica ai minimi storici, e una forte disparit� di genere: un maschilismo che, pur esprimendosi in modi molto diversi, � fortemente radicato in entrambe le culture.

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Un momento della cerimonia del t� a Tokyo (foto di James Whitlow Delano)
La data di scadenza

�La situazione per le donne giapponesi � certamente migliorata rispetto a vent’anni fa�, dice a 7 la gallerista e art director Hisako Irisawa, 56 anni, di base a Tokyo, che dopo una carriera nel settore finanziario ha deciso di mettersi in proprio, �ma credo si debba alle politiche per contrastare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione e del crollo della forza lavoro, che rendono cruciale incentivare l’impiego femminile, pi� che a provvedimenti ad hoc. Vivere in una societ� che pretende che le donne siano solo giovani e carine diventa ogni anno pi� soffocante. Per noi vige ancora la data di scadenza. Come negli Anni 80, quando l’et� media del matrimonio era di 25 anni e spopolava la teoria della torta di Natale: venduta attorno al 23 dicembre, scadeva dopo il 26�. E se essere discriminati in base all’et�, nella societ� giapponese, � la norma per tutti, le molestie verso le donne in azienda sono una piaga a s�. �Quando facevo la manager, un dipendente mi ha calunniata davanti a un cliente, e l’azienda non ha preso alcun provvedimento. Era maschio, aveva una famiglia cui provvedere. Le giovani donne in carriera, poi, subiscono angherie dalle colleghe sposate, specie se incinte o madri, che si sentono minacciate da loro. E pi� sei qualificata, pi� problemi avrai. Trent’anni fa, le donne con una laurea quadriennale avevano pi� difficolt� a trovare lavoro rispetto a quelle con una laurea biennale. Le dimissioni a seguito del matrimonio si chiamano “kotobuki taishoku”, e fino a qualche tempo fa erano molto incoraggiate. Per fortuna, il numero delle donne imprenditrici va aumentando�.

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Giovani donne in un negozio di vinili in un sobborgo di Tokyo (foto di James Whitlow Delano)
Le umiliazioni

Conferma Ariko Toda, 55enne di Osaka, da anni a Roma come funzionario della FAO. �Quando ho iniziato a lavorare�, racconta, �in Giappone era ancora molto diffusa l’uniforme femminile. Sulla carta venivamo assunte per svolgere le stesse mansioni degli uomini, invece servivamo il t� e pulivamo gli uffici�. Oggi, questi compiti sono richiesti anche ai dipendenti maschi. Alcune settimane fa, in un’intervista raccolta per strada sull’alto tasso di suicidi tra i giovani giapponesi, un giovane osservava che il motivo non � solo la solitudine, ma anche le continue vessazioni: professionisti con master e talento costretti a portare il caff� e inchinarsi agli anziani, bloccati per anni in un limbo prima di poter fare carriera. �Moltissimi giovani vogliono lasciare il Giappone perch� nessuno li ascolta�, spiegava Momoko Nojo di No Youth, No Japan, che incoragga la partecipazione giovanile alla politica.
�La discussione sulla disparit� di genere � diventata pi� pregnante all’interno delle aziende negli ultimi anni�, dice il fotogiornalista del Mainichi Shimbun (uno dei principali quotidiani giapponesi) Taichi Kaizuka, 46 anni, che vive a Hokkaido. �Molte donne oggi vedono avanzamenti di carriera e godono di trattamenti di favore, ma se il sistema non viene riformato, � solo tokenismo: concessioni minime come gesto simbolico, mentre in realt� gli uomini continuano a fare come hanno sempre fatto. La verit� � che le donne sono usate come poster dalle aziende per una parit� di genere che non esiste�.

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Il governo Kishida, tra loro 5 ministre; in prima fila a destra Sanae Takaichi (Sicurezza Economica), dietro da sinistra Shinako Tsuchiya (Ricostruzione), Yoko Kamikawa, 70 anni Esteri , in terza fila Ayuko Kato (Emancipazione e famiglia) e Hanako Jimi (Territori del Nord): Kamikawa � favorita per il ruolo di premier (foto di James Whitlow Delano)
Record nelle denunce

I numeri parlano chiaro: le donne in politica e ai vertici delle aziende sono ancora pochissime. Secondo il World Economic Forum, il Giappone � 125� su 146 Paesi in termini di parit� di genere: all’ultimo posto sia tra i Paesi del G7 (l’Italia � al penultimo) che tra quelli dell’Asia dell’Est e del Pacifico. A luglio 2022, il 18,7% delle pi� importanti aziende quotate al Tokyo Stock Exchange non aveva donne in consiglio di amministrazione, e le aziende che contavano oltre il 30% di donne erano solo il 2,2%. �L’economia sconta la disparit� di genere�, sottolineava Mari Hamada dell’associazione Stand by Women. �E in un parlamento dominato da uomini � impossibile parlare di violenza sessuale�. Per combattere le molestie in metropolitana, dall’inizio degli anni Duemila, a seguito di un record di denunce, in particolare di minorenni, tutte le principali citt� del Giappone hanno le carrozze riservate alle donne. Ma ancora nel 2019, secondo l’associazione #WeToo Japan, oltre il 70% delle donne riferiva di aver subito molestie, sulla metro o per strada. Emiko Tatsumi, che lavora per la prefettura metropolitana di Tokyo, sottolinea poi il dramma sociale delle donne hikikomori, pari alla met� degli 1,46 milioni di hikikomori giapponesi. �Si ritirano dalla vita a causa di violenze domestiche o perdita del lavoro. Purtroppo, cercare aiuto � ancora molto difficile�.

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Un vagone della metropolitana destinato solo alle donne per proteggerle dalle molestie (foto di James Whitlow Delano)
I primi obblighi

ll governo di Fumio Kishida prova a correre ai ripari. Ipotesi come alzare al 40% entro il 2031 la percentuale di madri single che ricevono assistenza (ne denuncia il dramma il documentario The Ones Left Behind, di Rionne McAvoy), e obbligare le aziende del Prime Market del Tokyo Stock Exchange a nominare almeno una donna in consiglio di amministrazione entro il 2025. A settembre, prima dello scandalo corruzione che ha travolto il partito conservatore al potere LDP, il rimpasto di governo segnalava una svolta: cinque donne, di cui una ministro degli Esteri, la settantenne Yoko Kamikawa, pi� due consigliere speciali. Per gli osservatori, per�, � ancora troppo poco: solo una photo opportunity. �L’ineguaglianza di genere � ancora drammatica ai livelli pi� alti della politica e del management�, osserva Akiko Maeda, gi� economista della Banca Mondiale. Intanto, complici i guai del primo ministro, Kamikawa si � subito fatta notare. E molti vedono in lei un possibile successore di Kishida (altra papabile � la ministra della Sicurezza Economica Sanae Takaichi, “la Thatcher giapponese”, che non fa mistero delle proprie ambizioni). A dicembre, in un editoriale sul Japan Times , il Center for Rule-Making Strategies della Tama University di Tokyo lanciava l’endorsement: �� tempo che il Giappone abbia una donna primo ministro, e quella donna � Kamikawa�.

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Due giovani si scattano un selfie mentre lasciano il Kaminari Mon (Porta del Fulmine) al Tempio Senso-Ji. Asakusa, Tokyo (foto di James Whitlow Delano)
Orizzonte in movimento

Altri cambiamenti arrivano dal mondo corporate, dove la compagnia aerea Japan Airlines ha nominato presidente Mitsuko Tottori, partita da zero negli Anni 80 come assistente di volo. �La partecipazione femminile alla forza lavoro ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni�, dice Michio Umeda della Komazawa University. �Nel 2019 il tasso sorpassava quello degli USA e della Francia. Cresce la partecipazione delle trentenni e aumentano gli asili nido: il numero di bimbi nelle liste d’attesa � notevolmente diminuito�. Vero, ma non sar� anche perch� di bambini se ne fanno sempre meno? Anche le sensibilit� cambiano. �Quando sono diventato padre per la prima volta, a 25 anni�, racconta Kaizuka, �fosse accaduto qualcosa a casa, ci avrebbe pensato mia moglie. Oggi � diverso. Quando sei anni fa � nato il pi� piccolo dei miei figli, ho preso quattro mesi di congedo. La famiglia � la mia priorit�.

I single

Un sentimento sempre pi� diffuso. �Quando avr� figli, vorr� occuparmi di loro il pi� possibile�, dice il 24enne Hajime Kikkawa, di Kanagawa. Del resto, che le donne facciano le casalinghe a tempo pieno non � pi� possibile, spiega Toda, a causa di un panorama economico profondamente mutato.
�Vero, le donne che non si sposano sono spesso ancora malviste�, osserva Minori Shimizu, artista di origami nata a Kyoto e sposata a un italiano. �E allo stesso tempo, forse anche per la timidezza cronica dei giapponesi, aumenta il ricorso alle agenzie matrimoniali. Ma oggi sempre pi� donne e uomini preferiscono rimanere single�. Concorda Irisawa: �L’idea di matrimonio come stabilit� � ancora fortissima. Quando mi sento insicura dal punto di vista finanziario o ho qualche problema di salute, mi capita di pensare che sposarmi risolverebbe i miei problemi. Poi per� torno in me�.

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10 febbraio 2024 (modifica il 10 febbraio 2024 | 08:53)

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