È morto Jon Landau, il produttore di «Titanic» (premio Oscar nel '97) e «Avatar». Aveva 63 anni
Landau è morto dopo aver lottato contro un cancro. I saluti dell'attrice Kate Winslet e del regista James Cameron
È morto Jon Landau, 63 anni, il produttore premio Oscar che ha lavorato con il regista James Cameron su Titanic e la serie Avatar. Ad annunciare la sua scomparsa Alan Bergman, co-presidente della Disney Entertainment, in un comunicato diffuso dai media, prima dell'addio social della sorella, Tina. Il produttore cinematografico aveva 63 anni e, scrive Bbc.com, da tempo lottava contro il cancro. Si è spento lo scorso venerdì lasciando un vuoto nel mondo cinematografico. La sorella del produttore, con un tweet, ha confermato la notizia: "Il miglior fratello che una ragazza possa mai sognare, mio fratello Jon, è morto. Il mio cuore è spezzato, ma anche pieno di orgoglio e gratitudine per la sua vita straordinaria, per l'amore e per i doni che ha dato a me e a tutti coloro che hanno conosciuto lui e i suoi film".
Figlio di produttori (suo padre ha ricevuto una nomination all’Oscar), Landau ha prodotto molti film tra cui Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (1989) e Dick Tracy (1990) prima di trascorrere circa cinque anni come dirigente alla Fox, dove ha supervisionato la produzione di Die Hard 2 (1990), L’ultimo dei Mohicani (1992), Mrs. Doubtfire (1993) e True Lies di Cameron (1994).
Dopo la notizia della morte, James Cameron ha dichiarato al The Hollywood Reporter: "ci ha lasciato un grande produttore e un grande essere umano. Jon Landau credeva nel sogno del cinema, credeva che il film fosse la massima forma d'arte umana e che per fare film devi prima essere umano tu stesso. Sarà ricordato per la sua immensa generosità d'animo quanto per i film in sé". Anche Kate Winslet, protagonista di Titanic, a Deadline ha commentato la triste morte del produttore: "Era l'uomo più gentile e migliore del mondo, era un uomo ricco di compassione ed eccezionale nel supportare e coltivare team di persone creative fenomenali. Era sempre pieno di sorrisi e gratitudine. Non riesco a credere che sto scrivendo questo, non riesco a credere che se ne sia andato".
