In quei drammatici minuti al Friuli il calcio si è ripreso la sua anima collettiva
Non c’è nulla di scontato o tanto meno di banale nell’empatia generale che ha governato i drammatici minuti di Udine. La paura per Evan Ndicka è stata vissuta ai diversi livelli di coinvolgimento — De Rossi e i suoi giocatori, l’Udinese, l’arbitro Pairetto, il pubblico friulano — ma con un comune denominatore umano ben interpretato da tutti, e che ha giustamente lasciato mano libera alla Roma sulla decisione da prendere.