La sindrome del «cuore in vacanza» e perché ci sono più infarti tra Natale e Capodanno

di Silvia Turin

Pi� persone muoiono per attacchi di cuore tra Natale e Capodanno rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno. I troppi brindisi mettono a rischio di fibrillazione atriale: di che cosa si tratta, quali sono i sintomi e chi deve stare pi� attento

Cos’è la sindrome del «cuore in vacanza» che provoca le aritmie cardiache

Pi� persone muoiono per attacchi di cuore tra Natale e Capodanno rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno, tanto che negli Usa � nato il termine �Holiday heart� che indica quella che possiamo chiamare la �sindrome del cuore durante le vacanze�. Come mai avviene e come evitare eventuali rischi?

Mix �esplosivo�

Dai cenoni aziendali, all’aperitivo con gli amici, dalla Vigilia al Natale, fino a Capodanno e oltre, vale la pena soffermarsi sulla maggiore quantit� di alcol che verr� bevuta rispetto al solito. Il consumo di bevande alcoliche � cos� normalizzato che sembra strano che qualcuno non festeggi con un brindisi, cos� spesso ci si dimentica che l’alcol � una sostanza tossica per l’organismo. Anche in piccole dosi e specialmente per il cuore.
Se i festeggiamenti si protraggono e i bicchieri crescono, potremmo avere effetti non desiderati di celebrazioni troppo �allegre�. �In linea generale dosi eccessive di alcol esercitando un’azione eccitante sulle cellule del cuore – conferma il professor Claudio Tondo, Direttore del Dipartimento di Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino, IRCCS —, possono determinare un aumento della frequenza cardiaca e facilitare l’insorgenza di aritmie cardiache come la fibrillazione atriale. Bisogna inoltre ricordare che l’assunzione cronica di alcol in dosi significative pu� portare allo sviluppo di cardiomiopatia dilatativa, che provoca un incremento dei volumi delle camere cardiache (atri e ventricoli) e una riduzione della contrattilit�: due presupposti cruciali per l’insorgenza di fibrillazione atriale. E attenzione: le anomalie del ritmo indotte dall’alcol spesso si verificano in concomitanza di un’alimentazione pi� abbondante, per cui la moderazione � anche rivolta alla quantit� di cibo introdotta�.

Rischio aumentato

Ecco allora che le feste natalizie e il successivo Capodanno con celebrazioni cos� ravvicinate possono essere pesanti per la nostra salute, non solo sulla bilancia. Uno studio ha dimostrato, infatti, che un solo drink al giorno pu� aumentare il rischio di fibrillazione atriale anche del 16%. Se in un dato giorno la possibilit� di soffrire di fibrillazione atriale � una su 1.000, con un bicchiere di birra o vino questa probabilit� pu� arrivare a 3 su 1.000.
La fibrillazione atriale, quindi, � il pericolo pi� incombente, ma di cosa si tratta? �� un’anomalia del battito cardiaco, uno dei disturbi pi� diffusi – spiega Tondo —: il cuore, battendo in modo irregolare, non riesce a pompare adeguatamente il sangue che potrebbe formare coaguli pericolosi. La fibrillazione atriale pu� aumentare il rischio di avere un ictus ed � anche stata anche collegata alla demenza e all’insufficienza cardiaca�.

A rischio gli anziani, obesi e persone alte

Se bere alcol fa male a tutti, nel caso specifico ricordiamo che ci sono categorie pi� a rischio di fibrillazione atriale: a 80 anni si ha circa il 10% di possibilit� di avere questo disturbo. Altri fattori di rischio sono l’obesit�, una storia familiare di fibrillazione atriale a esordio precoce e l’altezza (uno studio ha scoperto che le persone pi� alte di 1 metro e 70 cm erano a maggior rischio).
Come notare quando ci sono problemi? �Alcuni non avranno sintomi e altri potrebbero sperimentare palpitazioni cardiache, dolore toracico o mancanza di respiro, estrema stanchezza e persino svenimenti. Per alcune persone, la fibrillazione atriale si manifesta per brevi periodi, ma per altre la condizione pu� diventare permanente�, chiarisce l’esperto. I medici in genere diagnosticano la fibrillazione atriale attraverso un elettrocardiogramma , ma poich� gli smartwatch con cardiofrequenzimetri sono diventati pi� popolari, adesso � possibile notare da soli i cambiamenti nel proprio ritmo cardiaco e rivolgersi a un cardiologo.

I consigli

Arrivare ai festeggiamenti in modo consapevole pu� limitare i rischi, ma se si vuole brindare lo stesso �secondo tradizione� si possono almeno adottare alcuni accorgimenti: bere acqua, perch� la disidratazione aumenta il rischio di �sindrome del cuore in vacanza�, e non smettere con l’attivit� fisica proprio nel periodo festivo. Anche solo una passeggiata pu� far bene.
Da tenere a mente, infine, le quantit� di assunzione di alcol considerate a �basso rischio� (1 bicchiere di vino o 1 lattina di birra o 1 bicchierino di superalcolico al giorno per donne e anziani e 2 per gli uomini), anche se non significa che siano salutari, n� un obiettivo da raggiungere. Negli ultimi anni sono aumentate le evidenze di relazioni causa-effetto tra l’alcol e alcuni tipi di tumore e altri 200 problemi di salute, per non parlare degli incidenti alla guida. L’unico consumo sicuro di alcol � quello pari a zero.


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18 dicembre 2023 (modifica il 18 dicembre 2023 | 08:32)

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