Made in Italy, il nuovo indirizzo in 92 licei su 500. Il caso Campania

Per il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si tratta di un risultato importante �considerati i tempi stretti�. �In pratica ha risposto una scuola su cinque di quelle che potevano dare la loro adesione�, spiega la sottosegretaria Paola Frassinetti. In fase di prima attuazione, infatti, il nuovo percorso � stato dato in carico ai cosiddetti Les, i licei economico-sociali, che sono in tutto 500. Rispetto a questi ultimi, spariscono le ore di antropologia, psicologia e sociologia, raddoppiano quelle di diritto ed economia politica e viene introdotto l’insegnamento della storia dell’arte fin dal biennio. Ma cosa si studier� al triennio ancora non si sa. Nelle prossime settimane si vedr� quante famiglie saranno disposte ad affidare il futuro dei propri figli a un percorso in gran parte ancora avvolto nella nebbia, ma intanto all’interno della maggioranza si registrano gi� i primi malumori. Elena Donazzan, assessore all’Istruzione del Veneto, ieri ha sparato ad alzo zero: �Sono stati fatti troppi errori. Calendarizzare la legge a dicembre e pensare di partire gi� a gennaio con le iscrizioni significa non conoscere la scuola�.
Curiosamente, infatti, i nuovi licei hanno visto la luce non grazie a un provvedimento del ministero competente (quello dell’Istruzione), ma all’interno del disegno di legge �per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy� varato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. Nel testo di legge sono inseriti fra le �Misure per la corretta informazione del consumatore sulle fasi di produzione del pane fresco e della pasta� e l’�Istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del made in Italy�.