Danimarca, i giocatori rifiutano l'aumento di stipendio per la parità salariale con la Nazionale femminile: l'accordo
I giocatori della Nazionale dell Danimarca hanno rifiutato l'aumento di stipendio per le loro presenze in Nazionale per garantire la parità del compenso alle calciatrici della selezione femminile
È un gesto d’altri tempi quello fatto dai calciatori della Danimarca, che nella prima giornata degli Europei hanno pareggiato 1-1 con la Slovenia al debutto. Hanno rifiutato l’aumento di stipendio per garantire alle calciatrici della Nazionale femminile di ricevere la stessa retribuzione di base. A dare la notizia nelle scorse ore è stato il sindacato Fifpro: «In Danimarca la Nazionale di calcio femminile ha firmato un accordo con la Federazione che le garantirà una compensazione equa con la squadra maschile. In fase di definizione dei dettagli del contratto, che entrerà in vigore al termine degli Europei 2024 e avrà una durata quadriennale, i calciatori della Danimarca hanno accettato una riduzione della propria copertura assicurativa e hanno rifiutato un aumento salariale per poter ridistribuire equamente le risorse anche alla squadra femminile».
La posizione dei veterani
In particolare, il gruppo di veterani della Nazionale danese, composto da Andreas Christensen, Christian Eriksen, Simon Kjaer, Kasper Schmeichel, Thomas Delaney e Pierre-Emile Hojbjerg, informati e consultati sui termini del nuovo accordo, ha accolto all’unanimità la possibilità di offrire migliori opportunità e condizioni professionali per le colleghe della Nazionale femminile», si legge. Infine: «La Nazionale femminile danese ottiene la paga equa e questa è la prima notizia importante. La seconda notizia, da sottolineare, è che l’ha ottenuta con il supporto della squadra maschile».
Di cosa si tratta
Calcolo alla mano, in sostanza, una diminuzione del 15% della copertura assicurativa della squadra maschile ha consentito di aumentare la copertura assicurativa della selezione femminile del 50% e quella dell’Under 21 maschile di oltre il 40%. Inoltre, il piano prevede anche che i giocatori e la Federazione (Dbu) creino una Club House che possa essere utilizzata da tutte le squadre nazionali – uomini, donne e squadre giovanili – e un fondo per lo sviluppo. Che sarà pagato dalla squadra maschile quando si qualificherà per la Coppa del Mondo o per gli Europei, e dalla Federazione, contribuendo entrambe con un milione di corone danesi (133.735 euro).
Cosa accade in Usa, Norvegia e Olanda
Nel maggio 2022 le calciatrici della Nazionale statunitense avevano ottenuto la parità salariale e l’equa distribuzione dei premi Fifa: fino ad allora guadagnavano il 40% in meno rispetto ai colleghi, pur ottenendo molti più successi a livello internazionale. Prima degli Usa, anche Norvegia, Nuova Zelanda e Olanda avevano compiuto passi in avanti sulla parità dei compensi. Così come in Spagna. E la nostra Nazionale femminile? Questo «modello venga applicato anche in Italia», la posizione di Carolina Morace, in una nota, neo eletta europarlamentare del Movimento 5 Stelle.