In Francia si torna a bocciare: le misure del ministro Attal contro il disastro del sistema scolastico

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI - Il giovane (34 anni) Gabriel Attal prosegue nella sua battaglia di rifondazione della scuola – e di costruzione del suo profilo di possibile nuovo Macron – con annunci che puntano a creare �un elettrochc�, �ci sar� un prima e un dopo�, ha detto il ministro dell’Istruzione. Attal ha annunciato che l'esame di terza media torner� a essere serio e indispensabile per accedere al liceo (oggi il 10% degli allievi non lo supera ma pu� iscriversi comunque) e che in tutte le classi i professori avranno la raccomandazione di bocciare gli allievi troppo indietro: meglio ripetere l'anno e sistemare le lacune che portarsele dietro per tutto il percorso scolastico. Inoltre, al coll�ge (pi� o meno equivalente alla scuola media italiana), all’interno di ogni classe i ragazzi verranno divisi in tre gruppi a seconda del loro livello.

� una presa di posizione che rivela una mentalit� di fondo, di sacrosanta meritocrazia per la destra (che approva) e di selezione elitista e culto della performance per la sinistra (che critica). Il declino della scuola francese � da anni indicato come il segno pi� profondo del declino generale della Francia. Con i continui annunci sulla scuola - contro l'abaya, il bullismo, il lassismo – Attal si sta costruendo un profilo autonomo e forte in vista della successione a Macron nel 2027, quando l’attuale non potr� pi� ricandidarsi avendo gi� fatto due mandati.

Attal rivendica l’ambizione di rendere il sistema educativo francese �pi� esigente�, anche se questo significa essere pi� selettivi e bocciare di pi�, al brevet (l’esame finale del coll�ge) e anche al baccalaur�at (la maturit� francese). �Il tasso di successo diminuir� nei prossimi anni. Ne sono consapevole e lo accetto. � il prezzo che dobbiamo pagare per aumentare il livello dei nostri alunni al coll�ge�, ha sottolineato.

Il coll�ge � il cuore della riforma, annunciata proprio il giorno della diffusione dell’atteso rapporto Pisa dell’Ocse. I risultati della Francia sono catastrofici, il che pu� essere visto come un’ottima occasione per dare il via alla rivoluzione.

I risultati del 2022 resi noti marted� 5 dicembre sono tra i pi� bassi mai misurati dall'indagine Pisa in Francia nelle tre materie matematica, comprensione del testo e scienze. In matematica, in particolare, il rendimento degli alunni francesi � sceso di 21 punti dal 2018 a oggi. Si tratta del pi� grande calo osservato dal primo studio Pisa che risale a oltre vent'anni fa. Inoltre, secondo Pisa, la Francia rimane �uno dei Paesi dell'OCSE in cui � pi� forte il legame tra lo status socioeconomico degli studenti e i risultati ottenuti�. In sostanza, le profonde diseguaglianze della societ� francese si riflettono nei risultati scolastici.

La risposta, secondo Attal, non pu� pi� essere �il livellamento verso il basso� ma chiedere di pi� agli studenti. Dalla fine di quest'anno sar� pi� facile essere bocciati. Finora l’ultima parola spettava ai genitori dell’alunno, ultima parola che invece passer� agli insegnanti. Gli alunni che incontrano difficolt� potranno ripetere l'anno o ricevere una promozione condizionata a un sistema di sostegno da seguire l'anno successivo.

Un'altra misura choc � la creazione in ogni classe di �gruppi di livello� in francese e matematica per gli alunni delle medie. Ci saranno �circa quindici alunni� nel gruppo pi� debole, il che dovrebbe portare all'assunzione di nuovi insegnanti. L'obiettivo � quello di avere �gruppi che si adattino al livello di ciascun alunno�, dice Attal.

Gli alunni saranno inseriti nei gruppi a seguito di un �test di posizionamento� che sar� effettuato �all'inizio dell'anno�. Nel corso dell'anno potranno salire o scendere di gruppo perch� �l'obiettivo � far ripartire l'ascensore della scuola�, ha spiegato Gabriel Attal.

�Mi assumo la responsabilit� di correggere ci� che non funziona pi� – dice il ministro Attal -. Questo coll�ge produce troppi fallimenti e pochi successi. Lasciare alunni di livello diverso nella stessa classe condanna alcuni alla stagnazione e impedisce ad altri di prendere il volo�.

Ma questa svolta, che punta a riconoscere le disparit� tra allievi per provare a correggere, � fortemente criticata, soprattutto a sinistra. Due predecessori socialisti di Attal, Beno�t Hamon e Najat Vallaud-Belkacem, sono molto duri contro la riforma. �Gli alunni svantaggiati hanno una probabilit� dieci volte maggiore rispetto ai privilegiati di avere i risultati peggiori in matematica. � una questione di equit�. Il nostro sistema sar� in grado di ripristinare l'equit� solo se impareremo a gestire l'eterogeneit� delle classi. Ecco perch� le risposte offerte dall'attuale Ministro, che consistono nel reintrodurre la selezione sociale, non sono all'altezza del compito�, ha detto Najat Vallaud-Belkacem su France Inter. Beno�t Hamon concorda: �A partire dalla prima media ci saranno alunni in cantina, alunni al piano terra e alunni al primo piano. E coloro che sono designati per partire dalla cantina ci resteranno fino alla fine. In un sistema che � gi� ultra-elitario questa misura volta le spalle alla missione fondamentale della scuola�.

Attal non � d’accordo: �Pensate che un alunno oggi in grande difficolt� non si senta gi� stigmatizzato? In generale, chi ha problemi non osa nemmeno fare domande in classe, proprio perch� ha pi� difficolt�. Non dobbiamo rassegnarci a questa situazione. I ragazzi che sono indietro saranno raggruppati e verr� detto loro che non � grave, l’importante � lavorare e migliorare di livello�.

Se la sinistra � a dir poco perplessa, Attal trova pi� consensi a destra, dove da anni ormai ci si lamenta del declino della �scuola repubblicana�, un tempo vanto della Francia e garanzia di una certa mobilit� sociale che si � perduta. Il leader dei R�publicains �ric Ciotti dice che la riforma di Attal, �va nella giusta direzione, dobbiamo ricostruire completamente la scuola della Repubblica attraverso l'autorit� e la conoscenza�. Il sindaco di Cannes, David Lisnard, chiede anzi di andare ancora pi� lontano criticando �quarant'anni di logica egualitaria e di politiche educative neomarxiste�. Dalla scommessa di Attal dipende il futuro del sistema educativo francese e anche il destino delle sue notevoli ambizioni politiche personali.