Nuove ombre sulla petro-monarchia che dal 30 novembre sar� sede della 28esima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite. La Bbc ha pubblicato il contenuto di alcuni documenti top secret secondo cui gli Emirati Arabi Uniti puntano a sfruttare il proprio ruolo di Paese ospitante della COP28 per concludere accordi su petrolio e gas durante gli incontri bilaterali con diverse nazioni straniere, dalla Cina agli Stati Uniti (l’Italia non � citata nei documenti pubblicati). Interpellato dalla rete britannica, il team degli Emirati Arabi si � limitato a replicare che �le riunioni private sono private�, rifiutandosi di commentare l’argomento di tali discussioni. L’inviato speciale per il clima dell’Italia, professor Francesco Corvaro, ha risposto al Corriere di non essere a conoscenza di tali documenti. �Se le indiscrezioni venissero confermate - ha detto - sarebbe un qualcosa di veramente grave e metterebbe ancora pi� in luce quanto ancora si debba lavorare per far s� che la diplomazia climatica diventi protagonista in tutti i tavoli internazionali, non solo quelli prettamente legati al clima�.
Cop28, gli affari “sporchi” degli Emirati Arabi al vertice sul clima di Dubai
La Bbc svela documenti riservati secondo cui il Paese ospitante promuover� accordi per le compagnie di gas e petrolio. Il commento dell’inviato speciale dell’Italia per il clima

I documenti — ottenuti da giornalisti indipendenti presso il Center for Climate Reporting che collabora con la Bbc — sono stati preparati dal team COP28 degli Emirati Arabi Uniti in vista di incontri bilaterali con almeno 27 governi stranieri. Tra i �punti di discussione� per il bilaterale con la Cina, ad esempio, c’� la �disponibilit� della compagnia petrolifera statale degli Emirati, Adnoc, �a valutare congiuntamente le opportunit� internazionali di GNL (gas naturale liquefatto, ndr)� in Mozambico, Canada e Australia. In un altro documento, si suggerisce di dire al ministro colombiano che Adnoc �� pronto� a sostenere la Colombia nello sviluppo delle proprie risorse di combustibili fossili. La Bbc elenca possibili �spunti� per partnership con altri 13 Paesi, tra cui Germania, Egitto e Venezuela, per sviluppare progetti sui combustibili fossili. � importante sottolineare che il CEO e direttore esecutivo di Adnoc � il presidente di COP28, Sultan Al Jaber. I documenti mostrano che il suo obbiettivo � promuovere anche nuove opportunit� commerciali per la societ� statale di energia rinnovabile, Masdar - anche questa da lui diretta — in vista degli incontri con 20 Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Paesi Bassi, Brasile, Cina, Arabia Saudita, Egitto e Kenia.
Ogni anno la nazione ospitante nomina un rappresentante come presidente della COP, il cui compito principale � definire l’agenda dei lavori della Conferenza, incontrare i rappresentanti dei governi stranieri e stimolare un’azione ambiziosa sul clima. I documenti contengono un riepilogo degli obiettivi dei meeting bilaterali, comprese le informazioni sul ministro o sul funzionario che il dottor Jaber deve incontrare. Molti dei punti in discussione contengono temi elaborati da Adnoc e Masdar.
Intervistato dal Corriere, l’inviato speciale dell’Italia per il clima, Francesco Corvaro, ha negato di essere al corrente dei documenti riservati pubblicati dalla Bbc.
Il fatto che COP28 sia ospitata dagli Emirati Arabi, uno dei maggiori produttori al mondo di combustibili fossili, pu� comunque rappresentare un problema?
�Noi l’abbiamo percepita come una opportunit� — risponde —. Parlando con il presidente di COP28 Al Jaber, ho riscontrato che � molto consapevole di questo suo “peccato originario” e quindi molto determinato a portare avanti un negoziato che metta azioni concrete sul tavolo. Il presidente della COP negli Emirati non poteva d’altra parte essere che il CEO della loro azienda di riferimento nel settore energetico perch�, oggettivamente, ha tutte le carte in regola e la consapevolezza necessaria per affrontare questo compito. Sia alla pre-COP, quando ha avuto il bilaterale con il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, sia nelle due “climate-week”, durante cui ho avuto modo di incontrarlo, � parso molto determinato e molto consapevole del fatto che il mondo lo sta osservando in quanto rappresentante di un Paese che vive sui combustibili fossili. Nei nostri bilaterali, ho visto da parte loro diversi piani economici, di diversi miliardi di euro, focalizzati verso le fonti rinnovabili e il nucleare. Vogliono essere pronti per restare in corsa come produttori di energia, nell’ottica di un “phase out” dai fossili, che prima o poi si realizzer�.
Quindi non ha avuto l’impressione che vogliano dare ulteriore impulso alla loro industria del gas e del petrolio?
�Tenendo conto che il gas � visto all’interno della tassonomia europea come vettore di transizione energetica, potrebbero esserci degli ulteriori investimenti in questo settore�.
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28 novembre 2023 (modifica il 28 novembre 2023 | 14:39)
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