Il presidente Biden fa dietrofront sui migranti: ora vuole chiudere la frontiera

�Datemi l’autorit� per farlo, e chiudo la frontiera subito�. Questa non � una promessa di Donald Trump in campagna elettorale. Sono parole di Joe Biden, � lui ad averle pronunciate in un comizio. Amici e avversari concordano in questa constatazione: ormai Biden ha fatto undietrofront totale sull’immigrazione, fino al punto di abbracciare la linea di Trump. Aveva cominciato alla chetichella, riprendendo la costruzione del Muro al confine del Messico. Ma fino a pochi giorni fa Biden si allineava su Trump quasi di nascosto, senza ammetterlo apertamente, per paura di scatenare una rivolta nell’ala sinistra del suo partito. Con l’ultima dichiarazione � cessata anche quella finzione. Dietro questo voltafaccia c’� il duro confronto con la realt�. La politica permissiva che Biden annunci� all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi: dall’ordine pubblico al senso di sicurezza dei cittadini, fino allo sconquasso provocato nelle finanze di quegli enti locali (vedi le citt� di New York e Chicago) dove il costo dei migranti si fa sentire in modo estremo. A parlare di disastro non sono pi� solo i repubblicani ma anche i sindaci democratici, e la stessa stampa progressista favorevole all’immigrazione. Un giornale allineato al partito democratico come il New York Times intitola in prima pagina su �Crisi alla frontiera�. Nel sottotitolo evoca l’impossibilit� di mantenere �la promessa di rovesciare le politiche di Trump�.

Nell’articolo si legge: �Il numero di persone che attraversano il confine per entrare negli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, � pi� che raddoppiato rispetto agli anni di Trump. Il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo si � praticamente sfasciato�. � sempre il New York Times a sottolineare il capovolgimento totale di Biden: �Ora implora il Congresso di dargli i poteri per sigillare la frontiera�. Quando entr� alla Casa Bianca, al contrario, il primo messaggio urbi et orbi arriv� con la sospensione di tutte le espulsioni di clandestini. Un’altra testata tradizionalmente favorevole all’immigrazione � il settimanale The Economist. Oggi il suo verdetto � una bocciatura della politica di frontiere aperte annunciata all’inizio della presidenza Biden. Da quando lui � alla Casa Bianca, constata The Economist, �hanno attraversato la frontiera 3,1 milioni di persone. � pi� dell’intera popolazione di Chicago. Altri 1,7 milioni sono entrati di nascosto o barando sui visti�. � sempre The Economist a osservare che l’influenza della sinistra radicale dentro il partito democratico ha esercitato un �effetto annuncio� nel mondo intero, il suo messaggio di apertura totale e di lassismo ha attirato nuovi migranti. Ai tradizionali richiedenti asilo dall’America latina si sono aggiunti nell’attraversare il confine Messico-Usa perfino i russi (43.000 in un anno), gli indiani (42.000) e i cinesi (24.000).

Ad aggravare il malcontento nei confronti di Biden, c’� la divaricazione negli atteggiamenti degli amministratori locali dei due partiti. Governatori e sindaci repubblicani, in totale disaccordo con gli iniziali messaggi permissivi della Casa Bianca, non vogliono migranti illegali nelle proprie citt� e nei propri Stati, quindi li incoraggiano ad andare altrove. Alcuni Stati e citt� governati da democratici si auto-definiscono da molti anni come dei �santuari�, che offrono protezione anche a chi non ha regolari documenti di soggiorno, addirittura si impegnano a dare un alloggio a chi arriva in violazione della legge. Il risultato � che l’invasione di clandestini si sposta dal Texas verso New York, Chicago, Los Angeles. Questo, ammette The Economist, �spiega perch� gli elettori si fidano dei repubblicani per affrontare la sicurezza alla frontiera, con uno scarto di 30 punti percentuali. � il tema dove il partito repubblicano ha il margine di vantaggio pi� elevato�. The Economist, pur avendo sempre tenuto una linea editoriale pro-immigrazione, ora arriva in un editoriale a esortare Biden perch� scenda a compromessi con il partito repubblicano, a cui d� atto di presentare richieste �ragionevoli�. Per esempio sui criteri di valutazione di una richiesta di asilo, la Spagna con un governo socialista ha un atteggiamento molto pi� restrittivo degli Stati Uniti. Meno ragionevole, anche perch� sostanzialmente inutile, � l’attuale procedimento avviato dai repubblicani alla Camera per l’impeachment del ministro della Homeland Security che dirige la polizia di frontiera, Alejandro Mayorkas. Purtroppo ormai il deficit di credibilit� fra democratici e repubblicani su questo terreno � cos� elevato, che qualsiasi cosa faccia Biden rischia di ritorcersi contro di lui. L’appello accorato al Congresso – �votate una legge per blindare il confine e io la firmo subito� – rischia di avere un effetto boomerang: nell’attesa e nel timore che questo avvenga i flussi possono ingrossarsi perfino di pi�. Lo stesso effetto pu� risultare dalle previsioni su un ritorno di Trump alla Casa Bianca: nell’immediato questo pu� aumentare i flussi di clandestini, che cercano di approfittarne finch� sono in tempo.